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D’Amico: ‘La città di Vasto senza il Vastese è più debole’

Cupello. “Dopo l’unanime deliberazione assunta dal Consiglio Comunale nella giornata di ieri, circa la richiesta d’interventi al nosocomio locale “San Pio” e la contestuale richiesta di avvio dei lavori nel sempre previsto nuovo ospedale in località Pozzitello, unitamente all’annuncio del nuovo progetto dell’arretramento della SS 16, che impegna ben 87 milioni di €uro alla’ANAS, sento il dovere etico, morale, civile, politico ed istituzionale di non rimanere inerte e silente verso un atteggiamento che ritengo profondamente sbagliato e fortemente debole da parte dell’amministrazione comunale di Vasto intesa in tutte le sue componenti sia di maggioranza che di minoranza.

Ancora una volta Vasto gioca le partite più importanti per il territorio da sola dimenticando tutto il resto del territorio che parte dal litorale e finisce con lambire i confini molisani con l’alto vastese con i comuni di Schiavi d’Abruzzo e Castiglione Messer Marino.

Credo e ritengo che rivendicare un ospedale “San Pio” funzionante con servizi efficienti e che non cada a pezzi sia preoccupazione legittima di tutti così come sperare in un arretramento della SS 16 che dia respiro non solo al traffico veicolare della zona litorale ma offra opportunità di sviluppo anche all’entroterra offrendo possibilità di collegamenti veloci con la costa e gli ingressi autostradali appartenga alla legittima ambizione di sviluppo di tutto il territorio.

A mio avviso il vastese con le sue potenzialità di sviluppo appartiene a tutti; non è tollerabile che del porto, del turismo, delle questioni industriali, delle infrastrutture, dei servizi sanitari, della logistica in generale ne parlino solo Vasto o San Salvo.

Queste sono questioni che interessano ed abbracciano gli interessi dell’intero territorio vastese.

Vasto si faccia carico di svolgere appieno le proprie funzioni di comune capofila del territorio assumendone la sintesi rappresentativa coinvolge dolo sempre, attivamente e su tutte le questioni d’interesse generale.

Per la parte che mi comete, Consigliere Comunale di minoranza a Cupello, e per il ruolo istituzionale svolto nel passato, Consigliere Provinciale, questi sentimenti li sempre espressi e rappresentati così come lamento, verso il CIVETA, il totale abbandono politico ed istituzionale in cui è stato lasciato.

Il problema di quest’impianto è che non insiste sul territorio di Vasto o San Salvo”. Si legge così in una nota di Camillo D’Amico.