‘Cubo’ di cemento sulla Via Verde: Di Giuseppantonio torna a proporre demolizione e alternative

Fossacesia. “Chiedo, ancora una volta, ai tecnici della Provincia di Chieti impegnati nelle procedure per la realizzazione della Via Verde della Costa dei Trabocchi, di avviare gli atti amministrativi per la demolizione del manufatto in cemento, posizionato sul lato mare, di fronte alla vecchia stazione, nella zona nord del tracciato ciclo-pedonale, che attraversa Fossacesia”.

E’ quanto chiede, anche a nome dell’intera Amministrazione Comunale, il Sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio che, per la verità, già nella scorsa stagione estiva aveva avuto modo di esprimere, attraverso alcuni organi di stampa, la sua contrarietà al “cubo” in cemento, costruito per essere adibito a servizi igienici e che ha prodotto un impatto poco gradevole. Inoltre, vi è da aggiungere che potrebbero sorgere ulteriori problemi per quanto riguarda l’allacciamento fognario. La struttura, infatti, si affaccia su uno dei tratti di spiaggia più belli della costa fossacesiana, dove tra l’altro sorge il trabocco Punta Rocciosa e ostruisce lo sguardo sul Golfo di Venere, sotto l’abbazia di San Giovanni in Venere.

“Le soluzioni alternative non mancano – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio -. Il manufatto può essere spostato verso l’interno, sul lato opposto della Via Verde che confina con la Statale 16 Adriatica. Non solo. In alternativa al suo posizionamento, si potrebbero recuperare alcuni dei locali della vecchia stazione di Fossacesia, evitando di realizzare in un’area ad alta sensibilità paesaggistica ulteriori costruzioni.” Queste soluzioni sono, peraltro, state condivise in un recente sopralluogo che il Sindaco ha effettuato con funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, i quali hanno già manifestato la necessità di trovare soluzioni alternative a quella attuale, nell’ottica, pienamente condivisa dall’Amministrazione Comunale di Fossacesia, di mantenere inalterato e dove possibile migliorarlo, il delicato equilibrio tra paesaggio della costa e antropizzazione.

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