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Comitato ristretto dei sindaci Asl, interviene il sindaco di Fara San Martino Antonio Tavani

Fara San Martino. lo pochi mesi abbiamo denunciato, nel corso dell’assemblea dei Sindaci della ASL della provincia di Chieti, quanto sarebbe stato urgente rimettere al centro del lavoro del Comintato Ristretto “la Sanità e i servizi sul teritorio”, garantendo dentro questo organismo di consultazione una rappresentanza ampia del territorio, dei presidi ospedalieri, delle comunità servite da ASL Chieti Lanciano Vasto, indipendentemente dall’appartenenza politica pro-tempore dei Sindaci stessi, perché loro cinque rappresentano una provincia, né un suo pezzo né una sua parte politica.

Era necessario rimanere lontano dal tentativo di ridurre ogni volta a scontro politico un dibattito serio sulla sanità, come spesso è successo in passato, perché dopo il Covid la domanda e l’offerta di sanità stava cambiando, come è avvenuto.

La sanità non è una lotta tra destra e sinistra, né tra governo regionale e resto del mondo, né tantomeno tra Regione e Provincia, per questo ritengo grave leggere – tra le altre annotazioni – nella nota ricevuta dal Direttore Generale che “Francesco Menna ha portato su un percorso che non esito a definire deviato, trasformando un organo consultivo dell’Azienda sanitaria, con ruoli chiari e definiti, in un tribunale, dove sfilano testi d’accusa reclutati con il preciso intento di mettere sulla graticola il sottoscritto”.

Analogamente per quanto comunicato allo stesso collega Sindaco Ferrara, che stimo ma a cui ricordo che nel Comitato è il “Sindaco dei Sindaci”, non il rappresentante di una parte poltica in lotta con un consigliere regionale, seppure suo concittadino.

Chioedo che l’Assemblea sia convocata con urgenza, per conoscere in dettaglio quanto esposto dal Sindaco Ferrara e dal Direttore Schael, ma anche per valutare ogni azione conseguente, incluso l’azzeramento del Comitato e un suo nuovo reinsediamento per favorire rapporti di collaborazione propositiva e confronti costruttivi che devono caratterizzarlo. Trasformarlo in un Tribunale della Santa Inquisizione, da qui alle prossime regionali del 2024, come sta facendo parte della sinistra, arreca un solo ed unico grave danno: ai cittadini che attendono servizi sanitari, distraendo la Direzione e le professionalità coinvolte da tutte le importanti scelte che si stanno facendo, anche per il PNRR, portandoli invece in inutili e sterili polemiche.