Chieti. Il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle di Chieti si è recato personalmente a far visita all’unica famiglia che risiede al di là del cavalcavia di Strada del Fiume che rappresenta l’unica via di accesso all’abitazione e ci riferisce di aver preso visione della numerosa documentazione fornitagli dal proprietario dell’immobile che da anni, cerca di venire a capo di una situazione che lo vede vittima incolpevole.
“Il cavalcavia è stato costruito successivamente all’abitazione, in occasione degli espropri per la realizzazione dell’asse attrezzato ed è sempre stato di proprietà del Consorzio Industriale. Sin da subito il proprietario del terreno e dell’abitazione che si trova al di là del ponte, ne ha denunciato l’inadeguatezza strutturale all’ANAS, al Consorzio, alla Procura della Repubblica ed ai Vigili del Fuoco ma ad oggi – continua Ottavio Argenio – nessuno è stato in grado di risolvere definitivamente la situazione né sono state accertate responsabilità di natura penale”.
“Eppure, dai documenti che abbiamo esaminato – prosegue il Consigliere Argenio – emergono evidenti omissioni almeno a far data dal 2012 epoca in cui si sono susseguiti u na serie di urgenti ordini di servizio e provvedimenti amministrativi indirizzati al Consorzio per lo Sviluppo Industriale.
Ciò nonostante, è evidente come nessuno dei soggetti coinvolti abbia mai adottato alcun intervento risolutivo, né il Consorzio, né la Regione Abruzzo che pure aveva il dovere di intervenire, stanziando i fondi necessari per sopperire al dissesto finanziario in cui versa l’ente proprietario”.
“A fare le spese di questa incresciosa ed assurda vicenda è un solo cittadino insieme alla sua famiglia ed è forse questo l’unico motivo per cui, sino ad oggi, non è stato fatto nulla nonostante si sia in presenza di comprovate esigenze sanitarie che richiedono il transito di autoveicoli sul cavalcavia.
A mio avviso, non si potrà parlare di demolizione della struttura, almeno sino a quando non sarà trovata una soluzione che assicuri il rispetto dei diritti e della dignità della famiglia che vive su Strada del Fiume che di certo non può pagare il prezzo delle altrui responsabilità.
“Consorzio Industriale e Regione Abruzzo – conclude Ottavio Argenio – devono urgentemente trovare gli stanziamenti necessari a mettere definitivamente in sicurezza il ca valcavia e se è vero che l’unica soluzione percorribile è rappresentata dalla demolizione, allora Consorzio e Regione devono farsi carico, prima di ogni altra cosa, di assicurare il rispetto dei diritti di chi, da tempo, vive in quella strada, fosse anche una sola persona”.