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Chieti, spreco alimentare: ecco le attività dell’amministrazione comunale

Sindaco e assessori Zappalorto e Pantalone: “Al lavoro su iniziative volte a evitare lo spreco e a ridistribuire le eccedenze cittadine”

 

Chieti. In occasione del 5 febbraio, Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare, l’Amministrazione comunale annuncia l’attivazione di iniziative contro lo spreco e l’adesione alle iniziative dell’ANCI per la redistribuzione delle eccedenze alimentari.

“Daremo attuazione alla parte del nostro programma di mandato che prevede prevenzione e interventi sul fronte dello spreco alimentare – così il sindaco Diego Ferrara e gli assessori ad Ambiente e Transizione ecologica e Commercio, Chiara Zappalorto e Manuel Pantalone – Da qualche tempo stiamo ragionando sulle iniziative da compiere in merito all’argomento e nelle prossime settimane capiremo con le associazioni di categoria come innescare un percorso virtuoso che vada in tal senso e ci aiuti anche a sostenere le famiglie che vivono delle difficoltà. L’idea è quella di seguire la linea dell’ANCI, che con il Progetto “Prevenzione dello spreco alimentare” finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica e finalizzato all’implementazione e allo sviluppo di azioni per la riduzione dello spreco alimentare nei Comuni, ha dato una vera e propria mappa degli interventi possibili, perché si concretizzino e puntino all’obiettivo, attraverso dei quaderni che sintetizzano le possibili vie di azione nei vari settori. Scopo del progetto è mettere in campo misure e iniziative per la prevenzione degli sprechi alimentari, ognuno può farlo nel proprio ambito, dal commercio al dettaglio a quello all’ingrosso delle derrate, al mercato, alle famiglie, il fine non solo è quello di evitare che si creino eccedenze alimentari, ma, cosa importantissima, di redistribuire quelle prodotte, perché si eviti di farle finire al macero, quindi di sprecarle.

I nostri assessorati stanno già lavorando insieme per mettere intorno a un tavolo tutti i soggetti operativi, a partire dagli esercenti, alla grande distribuzione, al commercio di prossimità e trovare un modo per recuperare le eccedenze e farle arrivare a chi può impiegarle al meglio, o a chi ne ha bisogno. Ma c’è anche un’azione di sensibilizzazione per la comunità da portare avanti, lo faremo dando vita a una campagna contro lo spreco che parli alle famiglie, ma che soprattutto costruisca una via efficace per evitare di buttare derrate che possono essere utili al benessere di qualcuno”.