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Chieti, sospensione servizio di refezione scolastica: l’Udc presenta un’interrogazione

Chieti. Il capogruppo UDC al comune di Chieti Mario De Lio unitamente al segretario cittadino UDC di chieti Fabiana Desiderio intervengono sulla vicenda della sospensione del servizio di refezione scolastica presentando una interrogazione con richiesta di discussione in aula e risposta scritta.

“E’ doveroso da parte dell’Ente – si legge in una nota – chiarire ai cittadini l’attività di valutazione amministrativa svolta sul rispetto, da parte delle partecipanti, del disciplinare di gara, le motivazioni che abbiano indotto all’ammissione della società Ladisa, alla quale questa amministrazione, a Suo dire, aveva già formulato ampie e specifiche contestazioni su gravi inadempimenti al precedente contratto di appalto. Tutti i genitori ricorderanno i gravi disservizi avvenuti lo scorso anni sull’orario di consegna dei pasti, sulla pessima qualità del cibo, sulla consegna di alimenti non specifici a bambini celiaci e allergici.

E’ anche necessario che questa amministrazione chiarisca, dopo aver annunciato che il servizio di refezione partirà tra un mese con una società reperita con procedura di affidamento diretto, i termini economici dell’affidamento, il periodo effettivo dello stesso, tenuto conto che il Tar a marzo 2022 ben potrebbe definitivamente pronunciarsi a discapito del Comune e per ragioni di trasparenza, le modalità di scelta dell’affidataria.

Al fine di perseguire, con l’attività di opposizione, una politica costruttiva e non asetticamente critica, nel pieno interesse delle famiglie e degli alunni tutti, inoltre si porterà all’attenzione dell’amministrazione, con espressa proposta in dedicato punto da discutersi all’ordine del prossimo consiglio comunale da convocarsi con urgente sollecitudine, l’opportunità di indire una procedura di manifestazione di interesse rivolta a tutti i ristoratori della città, sia nella parte alta che nella parte bassa, che possano farsi carico, in attesa della definizione della vicenda amministrativa, della preparazione dei pasti, nel pieno rispetto di un diario alimentare da predisporre con cura ed attenzione anche dei bisogni alimentari speciali, con l’applicazione di prezzi calmierati stabiliti al netto della compartecipazione economica del Comune e con consegna entro le ore 12,30 in modo da consentire il consumo di alimenti caldi e ben conservati.

In tal modo si garantirebbe non soltanto la celere ripresa del servizio mensa ma si perseguirebbe anche il fine di incentivare il settore ristorazione della città, già gravemente colpito dalla pandemia”.