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Chieti primo Comune d’Abruzzo a rendere operativa la concertazione su appalti pubblici

Sindaco e assessori Raimondi e Rispoli: “Chieti primo Comune d’Abruzzo a fare della trasparenza sui lavori, del rispetto delle regole e della sicurezza e dei lavoratori valori essenziali per gli appalti pubblici”

 

Chieti. Sì della Giunta all’intesa fra Comune e sindacati per assicurare qualità ed efficienza in tutte le fasi di assegnazione dei contratti di appalto pubblici. Il patto siglato dagli assessori ai Rapporti sindacali e ai Lavori Pubblici, Enrico Raimondi e Stefano Rispoli e dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil a novembre, fa seguito alla sottoscrizione del “Protocollo di Relazioni Sindacali per un Patto per il Rilancio della Città di Chieti” avvenuta il 24 giugno scorso, con cui l’Amministrazione ha istituzionalizzato la concertazione con le parti sociali e Chieti è il primo comune abruzzese a muoversi in tal senso.

“L’intesa siglata con le parti sociali diventa efficace e pronta a produrre i suoi effetti in tempo con l’avvento delle opere che saranno rese possibili dai 40 milioni di euro che in questo anno di lavoro siamo riusciti a intercettare per la nostra città – così il sindaco Diego Ferrara con gli assessori Raimondi e Rispoli – Chieti apre le porte, primo comune in Abruzzo, a regole più chiare. Scopo generale del protocollo da noi siglato è infatti quello di individuare buone prassi, distinte per le diverse tipologie di committenti, che possano innescare e supportare circoli virtuosi in tutto il panorama dell’affidamento a terzi di lavori relativi alle imprese e ai servizi. Prassi che integrano le fonti normative di ogni livello territoriale, a partire dal decreto legge 77 del 2021 (c.d. decreto semplificazioni 2021) e tutte le modifiche occorse in questi mesi. Questo nuovo regime porterà benefici a cascata su tutti i soggetti coinvolti, dal Comune ai lavoratori, perché consentirà un monitoraggio sull’andamento dei costi e un freno all’impiego di maestranze irregolari, nonché al diffondersi di precariato e dumping. Il testo riconosce e agevola inoltre la leale concorrenza per promuovere la qualità delle opere e dei servizi in appalto, nonché le condizioni di sicurezza, con l’obiettivo di commisurare la convenienza dei costi delle opere e delle aggiudicazioni con i benefici derivanti dal rispetto delle regole. Abbiamo fortemente voluto tale disciplina perché qualità e sicurezza diventino un parametro strategico e di rilievo sin dalla formulazione dei bandi e disciplinari di gara, in questo modo il Comune potrà dare spazio ad aziende virtuose con tutte le carte in regola e che hanno ben chiari e rispettati i diritti dei lavoratori. La qualità è l’obiettivo, con l’intesa vigente faremo in modo che attraversi tutta la parabola dell’azione amministrativa, dalla volontà di fare appalti, alla realizzazione di opere e servizi che dovranno essere effettuate con standard qualitativi elevati, come la comunità merita”.