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Chieti, La Panoramica: interviene Fratelli d’Italia

Chieti. “Ferrara si assuma le proprie responsabilità e provi a mantenere fede, almeno per una volta, alle promesse fatte in campagna elettorale.” Lo affermano in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia del Comune di Chieti.

“Dopo aver assistito ad un misero scaricabarile nei confronti della Regione Abruzzo da parte dell’amministrazione cittadina – prosegue la nota – sulla natura dei gravi disagi che i dipendenti de La Panoramica vivono dall’ottobre del 2020 – inaspritisi in particolar modo nell’ultimo mese a causa dei tagli alle corse attuati da questa stessa maggioranza – il Sindaco Ferrara si assuma le proprie responsabilità e provi a mantenere fede, almeno per una volta, alle promesse fatte in campagna elettorale. Il Comune di Chieti in base alla L.R. n. 1/2011 è titolato alla organizzazione ed alla gestione del servizio urbano di Tpl, tenuto conto del trasferimento di risorse disposto dalla Regione Abruzzo. Pertanto, la determinazione del contributo chilometrico da corrispondere all’Azienda che produce il servizio di trasporto a Chieti è di esclusiva competenza dell’Amministrazione comunale, e non della Regione. Occorre evidenziare che l’ammontare complessivo del trasferimento regionale non è affatto fermo alla misura quantificata per l’esercizio 2012, come il Sindaco vuol far credere, ma è proprio con apposita Deliberazione di Giunta Regionale – n. 231 del 28.04.2020 – che è avvenuto l’adeguamento dei trasferimenti finanziari secondo le percentuali ISTAT FOI per gli esercizi che vanno dal 2013 al 2019, a cui poi seguirà anche la quantificazione delle differenze da erogare per gli esercizi 2020 e 2021.

Per quanto riguarda i contributi derivanti dalle leggi statali per i rinnovi contrattuali del personale del comparto autoferrotranvieri, che il sindaco Ferrara sostiene essere ancora erogati in tutte le regioni d’Italia, Abruzzo escluso, va detto che la risorsa finanziaria in questione viene fiscalizzata dallo Stato a tutte le Regioni a Statuto ordinario, indipendentemente dal sistema contributivo del Tpl vigente in ciascuna di esse. Poiché in Regione Abruzzo, differentemente da quanto accaduto in altre Regioni, si è sempre proceduto con il meccanismo della rivalutazione dei contributi, quantificati sul costo standard, del quale oltre il 65% costituiva la quota parte relativa al personale, per non incorrere nella duplicazione del contributo pubblico a copertura dei costi sostenuti dai concessionari per il personale, si è deciso di continuare con la sola contribuzione ordinaria, a maggior ragione se la rivalutazione del parametro standard (e della conseguente contribuzione) già copre gli incrementi di costo derivanti dagli intervenuti e sopracitati rinnovi contrattuali. Per essere ancora più chiari, la quota riconosciuta nell’attuale costo standard relativamente al personale è già al di sopra di quella sostenuta per i dipendenti prima ancora della disdetta della contrattazione integrativa. Rimaniamo perciò esterrefatti di come si possano fare tali mistificazioni, senza prendere nella giusta e dovuta considerazione il disagio sociale vissuto dai lavoratori, a cui con un atto di gestione aziendale è stata decurtata parte della retribuzione. Così come a nulla serve rilanciare lo spauracchio del buco di bilancio regionale 2021 da 5 milioni di euro, già in via di risoluzione e privo, in ogni caso, di ripercussioni negative sui trasferimenti finanziari al nostro Comune, avvenuti senza riduzioni rispetto all’ordinario e nettamente in anticipo sulle scadenze fissate per legge. Pertanto, è giunto il momento che l’amministrazione comunale, il Sindaco in primis, si assuma le proprie responsabilità nei confronti dei lavoratori del settore, ravvedendosi sulla fallimentare decisione presa a settembre – relativamente al taglio delle corse – che genera ad oggi rabbia sia negli autisti, che si sono visti contrarre le turnazioni e di conseguenza i tempi di sosta, sia negli studenti, per i quali oramai risulta impossibile entrare e uscire da scuola in orario o esercitare il sacrosanto diritto alla socialità, soprattutto per coloro che abitano le zone periferiche della città che lamentano quotidiane difficoltà nel potersi incontrare nelle ore pomeridiane. Insomma, quello che veniva descritto dall’attuale amministrazione come “un risparmio di risorse strutturato sul reale utilizzo e utilità delle linee e della rete” si è rivelato un vero e proprio disastro, e pertanto nel rinnovare la nostra vicinanza alle categorie vessate ribadiamo la nostra piena disponibilità a farci carico della organizzazione di un tavolo di concertazione con tutti i soggetti coinvolti. In ultimo invitiamo l’amministrazione Ferrara ad evitare le solite strumentalizzazioni politiche a cui ci ha abituato e a dedicarsi alacremente alla risoluzione dei veri problemi dei nostri concittadini.”