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Chieti, incompiute e degrado: il Partito Democratico replica a Colantonio

“Ammirevole coraggio del decennale ex Assessore, che ricorda i “pacchi di Natale” confezionati nei 10 anni passati”

Chieti. “A pochi giorni dal Natale scopriamo un temerario consigliere d’opposizione che dimentica di essere stato un decennale Assessore anche di quel Settore, i Lavori Pubblici, che oggi ha la pretesa di criticare. Il consigliere della Lega deve aver confuso le date, perché la sua denuncia giornalistica sulle “incompiute e il degrado della città” non può che essere considerato un pesce d’aprile, uno scherzo che però fa a se stesso e che in quanto tale fa ridere!

Quello di Colantonio è un elenco di inefficienze, inadempienze, incapacità e mancanza di risultati, appunto, che hanno un grande valore: quello di ricordare a tutti, e di certificare sempre, l’incompiutezza di 10 anni di governo di centrodestra a Chieti. Che lo faccia lui che ne è stato protagonista politico è sicuramente audace, come audaci ma inconcludenti furono le sue dichiarazioni del 2016, che lo vedevano “lasciare la politica” perché sostanzialmente sfiduciato dal Sindaco Di Primio proprio per lo stallo in cui versavano tutti i progetti e i cantieri aperti in città sin dal 2009.

L’elenco di tali personali fallimenti amministrativi e politici oggi lo ripropone lo stesso Colantonio: piazza San Giustino, Palazzo d’Achille, Ascensore Largo Barbella, Asili. Ma noi possiamo fare di più! A questa populista denuncia possiamo aggiungere: il rifacimento della scala mobile, la mancanza di nuovi parcheggi e del raddoppio di quelli del Terminal, nuovo cimitero, Asilo di pzza Carafa, Aree verdi scuole, pista ciclabile, rotatoria Brecciarola, sottopassi, marciapiedi e manto stradale, Filovia e funivia, soprattutto mancanza di un nuovo Piano Regolatore e tanto altro, che è l’insieme del fallimento della maggioranza di centrodestra, che con sé ha portato al predissesto anche finanziario dell’Ente, e purtroppo al fallimento della vita della città e dei teatini in città. Certa opposizione teatina dovrebbe allora chiacchierare meno e magari, se non ringraziare chi si è fatto carico degli altrui disastri, almeno cercare di apprezzare e godersi quello spirito di festività che finalmente si è tornati a vivere in città e che fa bene non solo alla socialità dei cittadini, ma anche al comparto ricettivo, commerciale e turistico di Chieti.

Dopo anni e anni di abbandono, di incuria e inerzia, con una metafora di buio totale in tutto ciò che ha riguardato il nostro Capoluogo, dalle opere pubbliche ai servizi al cittadino per fare sintesi, le luminarie e gli eventi non sono “palle di Natale”, ma semmai “doni di Natale” dovuti ai nostri concittadini che meritavano più attenzione prima, e maggior rispetto oggi, giacché tutto sono tranne che smemorati e certi “regali di Natale” se li ricordano eccome! A volerne citare uno tra i tanti fatti dalla precedente Giunta? Il “pacco di Natale” confezionato e offerto nel 2017 con un taglio di 700 mila euro di fondi destinati alla manutenzione delle scuole, e i rincari dell’acqua per il passaggio di gestione delle reti idriche all’ACA, che ancora adesso gravano e condizionano tutti: cittadini, attività, ed Ente locale. Sotto l’Albero di Natale del consigliere Colantonio, invece, è incartato un giocattolo intramontabile: la polemica fine a se stessa che nulla ha di costruttivo, ma chi si palesa per quello che è, inutile.