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Chieti, Asl: interviene Fratelli d’Italia

Chieti. I consiglieri comunali di Chieti di Fratelli d’Italia in merito alle dichiarazioni uscite sui mezzi di comunicazione di massa rilasciano la seguente dichiarazione:

“Alla luce della querelle politica amministrativa e alle dichiarazioni a cui assistiamo da giorni tra gli amministratori del Comune di Chieti e i vertici della ASL, della cui veridicità ci riserveremo di fare luce e chiarezza nelle sedi, nei modi e nei tempi deputati, rimaniamo colpiti di fronte alla totale mancanza di azione e al temporeggiare prolungato di fronte ad un’emergenza sanitaria di tale entità. Pur comprendendo che il coraggio della verità e la pratica politica sono due cose spesso inconciliabili, chiediamo al Sindaco un’immediata inversione di rotta. Pur comprendendo le logiche amministrative per cui si voglia con impegno economico anche altrui, dare altre tipologie di risposte ai bisogni della città, comprendendo di meno le logiche politiche di diventare portavoce di turno dei vari segretari di partito impegnati in opposizione in altre sedi e in cerca di visibilità politica, ricordiamo al sindaco che serve un cambio di rotta repentino e immediato. Serve una visione di gestione di emergenza diversa, trasversale, efficiente ed efficace, che vede coinvolte tutte le forze politiche, ognuno per capacità e filiera. Già in consiglio comunale fratelli di Italia ha mostrato la sua piena disponibilità a collaborare, così come per la campagna di screening di massa, avanzando proposte e rendendosi disponibili al dialogo e alla fattiva collaborazione. Chiediamo al Sindaco e alla sua maggioranza di abbandonare le logiche della battaglia politica, conferma di una faziosità improduttiva per la città, e di aprire un tavolo di confronto che veda coinvolte tutte le forze politiche. Perché al di là delle considerazioni personali, dei futuri consultori, distretti, ad oggi i dati certi rimangono tre: 1. Chieti è l’unica città (capoluogo di provincia su 104 comuni) a non avere un centro vaccinale pronto e in funzione a differenza di tutti i centri limitrofi che hanno stretto accordi con la stessa ASL, iniziando la vaccinazione da più di un mese. 2 Nel temporeggiare non si è trovata una soluzione alternativa rimanendo nelle logiche di dividere il mondo in bianco e nero. 3 La regione Abruzzo, a guida Fratelli d’Italia, ha somministrato il 95,6 % dei vaccini consegnati (superando la media nazionale dell’89,2 %). Tutti dati che impongono scelte immediate e diverse modalità di gestione, più fruttuose e operose, in grado di dare risposte.”