Raccolta firme del Comitato di Quartiere Chieti Scalo Centro contro riqualificazione piazza Carafa

comune di chieti scaloChieti. “L’amministrazione comunale prosegue imperterrita con la sua strana idea di riqualificazione di piazza Carafa, mentre il Comitato di Quartiere ‘Chieti Scalo Centro’, fortemente contrario all’ipotesi della riqualificazione proposta da amministrazione e progettista, continua la propria attività di informazione alla cittadinanza sulle reali intenzioni della giunta Di Primio”.

 
 
 Così in una nota Roberto Di Monte, presidente del Comitato di Quartiere “Chieti Scalo Centro”, che aggiunge: “Il Comitato sta continuando l’informazione affiancando la raccolta firme a supporto di un documento che chiede al Sindaco Di Primio di fermare i lavori e di ripensare per bene alla reale necessità di continuare ad ingolfare ulteriormente un quartiere che sta soffrendo di sovraffollamento, di traffico, di mancanza di posti auto e di microcriminalità. Altresì fornisce una diversa lettura del quartiere orientata a maggiori spazi pedonali, a beneficio dei bimbi che frequentano le due importanti scuole, le elementari di via Lanciano e la Media Mezzanotte, ma soprattutto a beneficio di quelle fasce di popolazione che oggi non frequentano l’area perché la ritengono insicura o, più genericamente, la ritengono poco utilizzabile a causa di traffico, smog, ecc. Il Comitato ha raccolto oltre 1000 firme anche contro il boicottaggio del Comune di Chieti, forse non voluto ma indotto dalla pessima organizzazione degli uffici comunali, che ha ignorato nelle scorse settimane tre diverse richieste di suolo pubblico per raccolta firme e informazione ai cittadini, due per Piazzale Marconi a cura dell’Associazione Culturale “Chietiscalo.it” e l’altra per via Lanciano promossa dal Comitato. Il Comitato si augura che la mancata concessione del permesso di occupazione di quanto richiesto, 1 solo metro quadrato di suolo pubblico, sia stata causata dal cattivo funzionamento degli uffici comunali e non per manifesta volontà di boicottaggio, cosa che risulterebbe di una gravità inaudita. Comunque il traguardo delle 1000 firme superate in pochi giorni evidenzia chiara volontà popolare di opposizione al progetto di riqualificazione a pezzi del quartiere, opposizione alimentata anche dalla scarsa informazione, poca e fuorviante, che ha tenuti nascosti i reali intenti dell’Amministrazione che vorrebbe realizzati alcuni palazzoni, mostrando però nei tabelloni informativi solo un edificio di un piano da adibire ad asilo nido, in un’area che sta letteralmente scoppiando. 
 
 “Alcuni eventi – onclude Di Monte – in particolare il ritiro della collaborazione del costruttore Sciarra, hanno costretto l’Amministrazione a rivedere i progetti, una rimodulazione è stata già messa in atto e ancora una volta senza consultare i cittadini che si vedranno imporre sul groppone una palazzina di ben 6 piani al posto del vecchio ufficio postale e altre due palazzine di 5 piani l’una nell’edificio di fianco, il tutto senza una soluzione risolutiva della viabilità e riducendo (a Chieti non si aumentano mai!) gli spazi a verde.  Il cemento sarà ancora una volta padrone della città. Il Comitato non si arrende, procede verso le 2000 firme, il Sindaco Di Primio e l’Assessore Colantonio non possono far finta di non vedere che i cittadini sono contrari al loro progetto, la volontà popolare va sempre considerata con la dovuta attenzione altrimenti ‘addio democrazia’ ”.
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