Francavilla, il Consiglio Comunale approva le aliquote IMU: il commento di Moroni

franco_moroni_2Francavilla al Mare. Il consigliere comunale di opposizione di Francavilla al Mare, Franco Moroni, ha commentato negativamente l’approvazione delle aliquote IMU da parte dell’amministrazione nell’ultimo consiglio comunale.

Come ha spiegato lo stesso Moroni, l’approvazione è avvenuta: “Respingendo i cinque emendamenti da me presentati e con parere positivo dell’ufficio che toccavano: l’esenzione totale del pagamento della prima casa legittimamente applicando l’aliquota minima al 2xmille e il regolamento sulle esenzioni al massimo, poiché il Governo permette ai Comuni di esentare i propri concittadini dal pagamento della tassa, quindi alzando le detrazioni, mettendo un’esenzione libera per tutti, che va a compensare quello che i cittadini dovrebbero pagare. In sostanza non c’è un tetto massimo, ma un’esenzione che copre tutta la parte eccedente. In questo modo i proprietari di prima casa non pagheranno un centesimo di Imu, penso che un’azione del genere poteva dare un sollievo alle famiglie francavillesi in un momento di profonda difficoltà. Abbassare l’aliquota della seconda casa rispetto a casi reali di vita vissuta quali le seconde abitazioni concesse in comodato gratuito a parenti in linea retta fino al 2° grado (0,46) e le unità immobiliari locate con contratto registrato ad un soggetto che le utilizzi come abitazione principale (0,7) ed in fine per chi paga un mutuo sulla prima casa (0,2); riduzione dell’aliquota IMU (0,66) per i terreni agricoli, il minimo che si possa fare per tutte quelle persone che vivono grazie al duro lavoro dei campi. Riduzione dell’aliquota IMU (0,7) per gli immobili produttivi poiché l’incremento della tassazione raddoppierebbe rispetto al passato, come gli esercizi commerciali, strutture turistico ricettive, laboratori artigianali, infatti all’aliquota si associa la rivalutazione dei coefficienti moltiplicatori che verranno applicati alle rendite catastali. Tutto questo sarà insostenibile e produrrà come effetto una ulteriore depressione del tessuto economico e sociale cittadino. La posta in gioco è la tenuta dell’economia di una intera città. Il Comune non può proseguire nel proposito di applicare queste aliquote. L’amministrazione Luciani si arrampica sugli specchi sostenendo che l’approvazione degli emendamenti porterebbero a disavanzi negativi nel bilancio, il tutto al fine di cercare di giustificare, senza riuscirci, la legnata verso i cittadini. All’amministrazione, che ha il compito di governare, deve essere capace di effettuare politiche fiscali lungimiranti, in grado di garantire almeno la sopravvivenza delle imprese che già faticosamente resistono su un mercato sempre più ostile e dei cittadini sempre più stretti nella morsa dell’attuale crisi finanziaria. Allora se pur in minoranza do dei suggerimenti costruttivi per riequilibrare le minori entrate e mi domando ma questa amministrazione ha mai sentito parlare di taglio delle spese dei dirigenti e incentivi? Di tagli degli acquisti tramite contratti che passano per il canale Consip? Ha mai sentito parlare di analisi della provenienza territoriale di introiti elaborati per agglomerati cittadini omogenei? Ha mai sentito parlare di programmazione e reinvestimento dei gettiti percepiti? Di tagli delle consulenze? Ma mi fermo qui – conclude Moroni – per dar modo a questa amministrazione Luciani di attuare azioni concrete e politiche fiscali lungimiranti”.

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