Chieti. Tornano sulla vicenda uffici di caccia e pesca della Provincia di Chieti i due Consiglieri forzisti:” Con un provvedimento si prova a mettere una “pezza a colore” all’ennesimo scippo che ha visto prima Chieti come sede amministrativa di un importante servizio scippata di attività come quelle di caccia,pesca e funghi, già precedentemente denunciato. Pezza a colori che offende, mortifica ed umilia la Città e la sua Provincia.
Infatti da oggi campeggia sulla porta di detto ufficio provinciale, che è utilizzato da almeno 9.000 utenti, un cartello che dice che a Chieti rimarrà aperto per due giorni a settimana e a Vasto per tre, peggio di una misera carità di facciata, quasi per poter dire non abbiamo tolto nulla, anche perché su Vasto l’ufficio operava tutti i giorni e su Chieti di riduce a due giorni a settimana, con un solo addetto che farà la spola.” – ed aggiungono – “Una “pezza a colore” ad un brutale eliminazione dell’ufficio caccia e pesca che dopo quello relativo, sempre provinciale, dell’ambiente si assiste al loro ed ancora assordante silenzio, asservito e totale da parte del PD (ed affini) di Chieti verso la questo governo regionale del PD . Persino il cons. regionale Camillo D’Alessandro si era detto fortemente contrario e aveva chiesto la cancellazione a questa ennesima bruttura ai danni del territorio, mentre i loro preferiscono essere vassalli sciocchi del “capo supremo”. “
Concludono: ” Infatti se fossero stati, prima che amministratori che tutelano la propria città, cittadini attivi si sarebbero accorti degli uffici provinciali, di settori importanti per i territori provinciali, nonostante l’aberrante riforma Delrio Renzi Boschib gli uffici che erogano servizi ed assistenza ai cittadini sono rimasti nei rispettivi capoluoghi di provincia: 3 all’Aquila, 1 a Teramo e quelli per la provincia di Chieti a Pescara, ed è questa DISPARITÀ CHE NON PUO ESSERE ACCETTATA E TOLLERATA, E NON È IL PRIMO CASO!”.