Chieti. Il presidente del Consiglio Comunale del Comune di Chieti, Marcello Michetti, ha risposto a delle affermazioni degli scorsi giorni di Alessandro Marzoli, consigliere comunale del Pd, a proposito delle intitolazioni.
“Il consigliere del Pd Marzoli – ha spiegato Marcello Michetti – ha recentemente polemizzato sulla presunta ritardata intitolazione di Piazzale Falcone-Borsellino. Il Marzoli – ha continuato il presidente del Consiglio Comunale – lamentando una sorta di boicataggio da parte dell’attuale amministrazione municipale verso qualunque proposta proveniente dalla sua parte politica, ivi compresa l’intitolazione di una strada del Villaggio Mediterraneo alla figura del giudice Falcone, fu proprio questa presidenza a convincere non solo lui, per la minoranza, ma anche il consigliere Vitale, per la maggioranza, affinchè venisse cointestato il piazzale del terminal bus ai due eroici magistrati caduti per mano della mafia nel 1992. E il Consiglio Comunale così deliberò, all’unanimità, dimostrando la propria sensibilità verso due grandi uomini divenuti simboli della legalità e della lotta alle mafie per l’intero popolo italiano. Tentare di attribuire la difesa di valori sottesi al sacrificio dei due eroici magistrati a una sola parte politica, è una falsità evidente: l’intera comunità cittadina, il Consiglio Comunale e tutte le forze politiche saranno sommamente onorati di poter formalizzare e inaugurare quanto prima Piazzale Falcone-Borsellino. Egualmente falso è il voler attribuire alla formalizzazione dell’intitolazione del Belvedere Ramelli, presso la Villa Comunale di Chieti, una sorta di corsia preferenziale nei confronti del Piazzale Falcone-Borsellino. Alla famiglia di quel ragazzo di vent’anni, morto nel 1975 per mano di chiavi inglesi, non fu permesso neanche il funerale, altro che corsia preferenziale. Proprio io, nel luglio 2001, proposi al Consiglio Comunale l’intitolazione a Sergio Ramelli del Belvedere posto all’interno della Villa Comunale; nell’occasione ci fu l’assenso della stragrande maggioranza dei consiglieri, con la sola astensione di quattro consiglieri dell’allora opposizione che dimostrarono, comunque, anche loro, grande sensibilità nei confronti dell’iniziativa”.
“Falcone, Borsellino, Ramelli – ha infine concluso Marcello Michetti – insieme agli innumerevoli martiri di ogni martire, caduti per un’idea, forgiano una memoria condivisa, non devono scalare classifiche o vicere concorsi di bellezza, ma essere rispettati, a precindere dagli schieramenti politici: nella verità. Il consigliere Marzoli si uniformi a questo spirito”.
Francesco Rapino