“Incredibile e meraviglioso quello che hanno fatto i cittadini di Chieti il 14 giugno. È una settimana che in giro per la città le persone mi fermano per farmi gli auguri e mostrarmi affetto. Questa mattina, inaspettatamente, ho fatto due passi per Francavilla (Marina di Chieti)…mi sembrava di stare alla Trinità per quanta gente mi ha fermato. Questa cosa mi commuove, mi inorgoglisce e mi carica di responsabilità”.
E’ questo il post scritto su facebook ieri mattina dal sindaco, rieletto, di Chieti, Umberto Di Primio, scatenando una vera e propria guerra tra Chieti e Francavilla, con l’aggiunta dell’alleata Pescara, sempre ostile al capoluogo teatino. Nel giro di pochi secondi si è scatenata la polemica social con commenti, condivisioni, critiche (anche qualche insulto) e ‘mi piace’.
Naturalemente non poteva mancare l’intervento, sempre social, del sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani: “Noi francavillesi siamo ospitali. L’ospitalità l’abbiamo imparata da Michetti, uno dei più grandi artisti abruzzesi di sempre. Egli con generosità e altruismo accolse nel suo Conventino personaggi del mondo della cultura, della politica, e di ogni disciplina dello spirito rinnovando il pensiero d’Italia e d’Europa. Il mare di Francavilla è diventato così pellegrinaggio di villeggianti da ogni luogo dove fosse giunta notizia di questa spiaggia d’oro fiorita ginestre e di oleandri. La colonia chietina rappresentata in primis da Mezzanotte e Barbella era assidua frequentatrice del Conventino. Come si apprende dai libri di storia, dunque, siamo storicamente abituati a fare godere tutti della bellezza della nostra città. Alla nostra accoglienza pretendiamo che i nostri ospiti corrispondano con il rispetto. Sarebbe facile buttarla sul campanilismo, sull’atavica competizione tra le due città, sulla rissa. Alcune esternazioni magari fanno prendere anche qualche voto in più, ma noi non lo faremo. “La pazienza è l’immortal nepente che i nervi afforza e l’animo ristora” come scrisse Gabriele D’Annunzio ed amava ripetere Francesco Paolo Michetti quasi ad inculcare negli altri la cortesia che in lui non ebbe confini. Ebbene dobbiamo essere all’altezza della nostra storia e rispondere con la nostra cortesia immensa come il mare che, diciamocelo, qualcuno ci invidia. Sarebbe troppo facile replicare che colui che parla in realtà è il Sindaco della collina di Francavilla al Mare ma non lo faremo. Abbiamo troppo rispetto per gli oltre 35.000 amici di Chieti che NON lo hanno votato. Certo sarebbe bello sapere cosa ne pensano quei politici Francavillesi di CENTRODESTRA che sono andati a Chieti a festeggiare con lui la sua elezione”.
Di Primio, non nuovo a polemiche social e di ampio respiro, ha, successivamente, chiarito sempre su facebook: “Figuriamoci se proprio io mi metto ad offendere i francavillesi. Chi mi conosce sa essere cosa impossibile. Visto che in molti hanno le fregole per quello che ho scritto, su Francavilla mi spiego meglio. Ho chiamato Francavilla “Marina di Chieti” perché ieri mattina andando al mare sono stato fermato da tanta gente, molta di Chieti, che mi ha fatto i complimenti per la rielezione. Ho anche detto mi sembrava di stare alla Trinità, proprio per la tanta gente di Chieti. È innegabile che Francavilla è la spiaggia dei teatini, che spesso hanno casa a Francavilla, pagano le tasse a Francavilla delle quali godono tutti, soprattutto i francavillesi che ci vivono tutto l’anno. Questo volevo dire. Poi se qualcuno sente di dover difendere la propria ambizione a diventare pescara sud fatti suoi, io non posso farci nulla. Preferisco pensare Francavilla autonoma e ridente cittadina, non appendice di qualcosa o serva di qualcuno. Quindi chi si è offeso ed ha alimentato tutta questa polemica ha fatto un inutile esercizio”.
Non soddisfatto questa mattina ha ribadito: “Sul post messo su Francavilla registro la scompostezza di troppa gente, anche con incarichi regionali e vecchi segretari del presidente della Regione, oltre ad una diffusa maleducazione. Non ho detto nulla di offensivo, non ho sminuito alcuno, quindi non devo chiedere scusa a nessuno. chi si sta tanto agitando, evidentemente, è affetto da una profonda frustrazione, qualcuno si sente inferiore, altri cercano di fare un po’ di propaganda”.
Propaganda o campanilismo? Forse entrambi ma si spera che la guerra social tra Francavilla e Chieti a colpi di post resti un lontano ricordo di inizio estate 2015.
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