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Pescara, via Almirante: scatta la protesta antifascista

Pescara. Fa discutere, in maniera vibrante, l’iter avviato dall’amministrazione comunale di Pescara per intitolare il lungomare sud, nel tratto di strada tra via Pepe e i giardini antistanti il teatro D’Annunzio, a Giorgio Almirante, storico leader della destra nella Prima Repubblica.

La sinistra, rappresentata dai partiti in Comune e dalle compagini sociali, non hanno tardato a tacciare la proposta come “filofascista” e nostalgica.

Il segretario cittadino del Pd Antonio Caroselli afferma: “ciò che la Commissione Toponomastica del Comune di Pescara è intenzionata a fare ci lascia interdetti, ma non ci stupisce. Il marcato segno politico di questa Giunta è chiaro da sempre, così come la loro scarsa propensione ad essere rappresentativi della Città”. “E’ lecito, dunque, voler lasciare il segno in Commissione Toponomastica dopo che si è fatto di Pescara un esercizio per la realizzazione del caos. Ora però diano l’esempio di equilibrio e senso di responsabilità – continuano – “calendarizzino immediatamente in Commissione l’intitolazione di una strada ad un altro illustre personaggio della Repubblica italiana come Emanuele Macaluso, politico, sindacalista e giornalista italiano”.
Daniele Licheri, Segretario Regionale di Sinistra italiana, ricorda che “Almirante divenne un convinto fascista fin da giovane e scrisse vari articoli razzisti e antisemiti negli anni ’40” e rivolgendosi al primo cittadino, afferma: “Mi dispiace caro sindaco Masci, questo è troppo, lei vorrebbe intitolare a Giogio Almirante un tratto di strada (da via Pepe al Teatro D’Annunzio) a questo fascista. Pescara e la nostra Repubblica, sono state liberate dal regime Nazi-fascista tanti anni fa: lei non ci riporterà in un mondo nostalgico che vorrebbe dimenticare la storia e celebrare il ventennio come foriero anche di belle cose perché deve pagare un ticket alle forze più reazionarie con cui governa, parlo di Fratelli D’italia e la Lega. Il fascismo non è un opinione ma un reato”.
“Proposta inaccettabile” anche per Maurizio Acerbo, pescarese e Segretario nazionale di Rifondazione Comunista: “Dopo la Liberazione i pescaresi intitolarono un lungomare a Giacomo Matteotti, eroico martire dell’antifascismo. Accostargli Almirante, fascista mai pentito, fucilatore di italiani, complice nella strategia della tensione negli anni ’70, è un’offesa alla memoria. Contro una decisione del genere bisogna organizzare nella città la protesta più dura”. E respinge anche la proposta del Pd. “Non è possibile fare scambi: voi vi prendete Almirante e a noi date Macaluso. Rispetto a una proposta del genere l’opposizione dovrebbe passare all’ostruzionismo nei confronti di qualsiasi atto dell’amministrazione perché si tratta di un’iniziativa contro la convivenza civile e la storia.”.
Immancabile la voce dell’Anpi: “Almirante, fascista della peggior specie, razzista, antisemita, dopo l’8 settembre 1943 divenne capo di gabinetto del ministro della repubblica di Salò Mezzasoma, firmando numerosi ordini di fucilazione di partigiani”, rimarca l’associazione nazionale partigiani d’Italia, che “esprime il suo dissenso e il suo sdegno per questa sconcertante iniziativa e si augura che altrettanto facciano tutte le forze democratiche e antifasciste della Città”, invitandole a un sit-in di protesta alle 16,30 di martedì 29 marzo davanti al Comune, in contemporanea con la riunione della Commissione Toponomastica”.
Infine l’Arci, che ritiene “quella compiuta dalla maggioranza della Commissione alla toponomastica una provocazione inaccettabile che deve essere rimandata al mittente”, sottolineando “l’intenzione di avere un pezzo di lungomare dedicato ad Almirante, quasi a equiparare e sfregiare la intitolazione di un grande pezzo di lungomare a Matteotti, ucciso dal fascismo”.