Accompagnato dalla direttrice del presidio Lara Costanzi, Blasioli ha effettuato un sopralluogo nel terzo piano del vecchio padiglione, che prima ospitava l’AFO Chirurgica (Area Funzionale Omogenea): “Interamente ristrutturato nel 2021, sarebbe in grado da mesi di accogliere 20 posti letto, ma al momento i locali sono inutilizzati”, riferisce, “Nel frattempo il reparto di chirurgia è stato trasferito al quarto piano, che è in grado di ospitare solo 18 pazienti in stanze di degenza decisamente più anguste e meno funzionali di quelle di cui disponevano in precedenza”.
“Discorso simile per il reparto di Medicina”, prosegue, “situato invece nel nuovo blocco, che può contare su una disponibilità di 20 posti letto al primo piano e potrebbe accoglierne altrettanti al piano superiore, chiuso nelle prime settimane di pandemia all’emergere dei primi casi di positività e successivamente riammodernato, ritinteggiato e climatizzato. Anche in questo caso gli interventi sono terminati nel 2021 e da allora gli spazi non sono mai entrati in funzione. Si è perso di fatto un anno e mi auguro che la mia visita possa servire da sprone affinché non si perda altro tempo”.
“Altro problema riscontrato è la cronica carenza di organico del Pronto Soccorso del San Massimo”, aggiunge Blasioli, “che si regge sull’encomiabile abnegazione di 4 medici, di cui uno in quiescenza ma rientrato in servizio, mentre al fine di un’agevole ed efficiente ripartizione dei turni i medici dovrebbero essere 7. Per altro anche il primario è prossimo alla pensione”.
“Le istituzioni devono attivarsi affinché questo Pronto Soccorso possa tornare ad essere funzionale per l’intero comprensorio pescarese, alleviando la pressione sul Santo Spirito e gli altri nosocomi, specie nell’ottica dell’entrata in funzione, a breve, della centrale unica di smistamento del 118”, conclude.