Marco Marsilio si prepara a chiudere la campagna elettorale. A Pescara sono attesi tutti i leader della coalizione: ecco tutti i dettagli.
“Al mio fianco nell’ultimo appuntamento della campagna elettorale ci saranno tutti i leader, D’Amico chiuderà da solo“, così nei giorni scorsi Marco Marsilio in un’intervista. Parole che preannunciavano l’arrivo di Tajani, Meloni e Savini in Abruzzo per sostenere il proprio candidato.
E il giorno tanto atteso è ormai arrivato. Domani, martedì 5 marzo 2024, sono attesi a Pescara i tre leader del centrodestra oltre a Maurizio Lupi e Cesa per l’ultimo comizio di Marsilio. Si partirà alle 18 in piazza Salotto.
Il centrodestra al fianco di Marsilio
Lo abbiamo sempre detto: la partita in Abruzzo è completamente differente da quella in Sardegna. Il profilo di Marsilio rappresenta una garanzia per il centrodestra. Si punta sulla continuità rispetto al passato e questo solitamente premia. E poi si tratta di un nome scelto subito da tutta la coalizione senza discussione o differenze.
Tutti fattori che portano il centrodestra ad affrontare con una certa fiducia il voto del 10 marzo. La speranza è quella di poter confermarsi alla guida della Regione per confermare che quanto successo in Sardegna è stato solo un incidente di percorso. Da dire, inoltre, che una vittoria di Marsilio sarebbe storica per l’Abruzzo. Fino ad oggi, infatti, mai nessun presidente è riuscito a governare per 10 anni. Ora c’è questa grande opportunità che il centrodestra non vuole farsi sfuggire.
Il voto in Abruzzo
Ma come si vota in Abruzzo? I seggi si apriranno alle 7 di domenica 10 marzo e chiuderanno alle 23. Gli elettori dovranno votare uno tra D’Amico e Marsilio e non è previsto il voto disgiunto. Lo spoglio inizierà subito e per questo motivo si attendono i risultati nelle prime ore di lunedì.
Ricordiamo che diventerà presidente chi prenderà una preferenza in più del suo avversario. La volata finale è ormai iniziata e nei prossimi giorni sapremo il nuovo governatore abruzzese. Marsilio punta ad una riconferma storica, D’Amico vuole sfruttare il successo in Sardegna per ribaltare la situazione.
