Pescara. “Uso improprio dei fondi Pnrr da parte del Comune di Pescara”: a denunciarli è il Pd, che parla di “finanziamenti destinati alla transizione ecologica ed impiegati in spregio alle finalità perseguite”.
Il gruppo comunale del Pd, insieme al consigliere regionale Antonio Blasioli, hanno trattato stamani una conferenza stampa l’intervento sulle “ciclovie urbane, frutto di un finanziamento di 3 milioni di euro finalizzato alla realizzazione di 11 chilometri di percorsi ciclabili (i primi 4 da ultimare entro il 31 dicembre 2023 e gli altri 7 entro il 30 giugno 2026), che in seguito è stato incrementato di ulteriori 450mila euro portando i chilometri di piste ciclabili a 13.
Dopo Pasqua partiranno già i primi lavori, ma al Pd è balzato agli occhi dalla lettura del progetto sulla parte riguardante corso Vittorio Emanuele, di lunghezza pari a 1,5 chilometri sommando entrambi i sensi di marcia, “che larga parte dei fondi viene impiegata non tanto per la ciclabile, il cui costo è davvero minimo, bensì per il rifacimento dell’intera pavimentazione stradale. Un intervento senz’altro necessario, che andrebbe però perfezionato con fondi dedicati, senza sottrarre risorse alla mobilità ciclistica”.
Secondo aspetto attenzionato dal Pd riguarda il ritorno all’asfalto sul vialone principale del centro cittadino: “Nella delibera si legge che la pavimentazione in calcestruzzo ultimata su Corso Vittorio in fretta e furia prima delle elezioni del 2014 dalla Giunta Mascia, sulla base di uno studio del 2016 commissionato alla società STS mobile non avrebbe lo spessore indicato all’epoca, ovvero 20 centimetri, e non sarebbe dunque idonea a consentire il transito dei mezzi pubblici e della filovia. Per questo motivo l’Amministrazione ha pensato di ripristinare l’asfalto. Un ritorno al passato che desta più di un interrogativo visto che sulla delibera è apposta la firma dello stesso dirigente dei lavori pubblici che era in carica nel 2014. Possibile che ad avvalorare lo studio che attesta imperfezioni nei precedenti lavori di rifacimento del manto stradale sia proprio il dirigente che ha disposto quegli stessi interventi? E per quale motivo allora non viene intentata una causa alla ditta che ha realizzato maldestramente quei lavori?”.
Ultimo aspetto sul quale il Pd si augura che “il Comune voglia ragionare” è “l’inizio dei lavori atteso dopo le festività pasquali. Se l’obiettivo, come da cronoprogramma, è la realizzazione di 4 chilometri di ciclovie entro il 31 dicembre 2023, considerando che si tratterebbe di soli 700 metri lineari su Corso Vittorio Emanuele, non sarebbe il caso di posticipare l’intervento ad un periodo meno traumatico, come quello estivo, quando le scuole sono chiuse? Oppure si vuole costringere esercenti, lavoratori, mezzi del trasporto pubblico, studenti e famiglie ad affrontare un calvario lungo un mese o più senza una valida giustificazione?”.