Chieti. Un investimento di 758.000 euro per realizzare a Chieti l’Unità Complessa di Cure Primarie nel vecchio presidio ospedaliero SS. Annunziata, un obbligo di legge e non un privilegio cui la Regione sta adempiendo con notevole ritardo rispetto alla legge del 2012 e che, soprattutto, mortifica Chieti, dati alla mano sottodimensionata in quanto a numero di studi medici e pediatrici con evidenti ricadute negative su assistenza ed efficienza del servizio.
E’ quanto hanno evidenziato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, i consiglieri comunali di Forza Italia al Comune di Chieti, Emiliano Vitale, Maurizio Costa ed Elisabetta Fusilli.
“Nel giugno 2017, in occasione dell’inaugurazione del Punto Prelievi presso il vecchio ospedale SS Annunziata, l’istituzione dell’ UCCP venne presentata dall’assessore Paolucci come una innovazione che sarebbe stata immediatamente attivata – hanno aggiunto Vitale, Costa e Fusilli – L’istituto normativo delle UCCP risale al 2012 e riguarda tutto il territorio provinciale (Chieti, Francavilla, Ortona, Guardiagrele, Lanciano, Vasto, Gissi, Atessa). Sul ritardo della loro attivazione, alla Regione Abruzzo sono stati mossi dei rilievi da parte del tavolo di monitoraggio ministeriale. Da un facile raffronto, emergono palesi incongruità in termini di bacini di utenza, spazi dedicati e, soprattutto, di investimenti. A titolo esemplificativo, l’UCP di Chieti – Casalincontrada prevede 12 tra studi medici, studi pediatrici e specialistici (importo di 750.000 euro) per una utenza di 44.000 assistiti quando in realtà sono oltre 55.000; quello di Francavilla al Mare contempla 47 studi medici e pediatrici per 45.398 assistiti. Sono, dunque, evidenti errori che denotano poca considerazione nei confronti della città di Chieti già per il solo dato demografico. Insomma, l’ennesima beffa perpetrata ai danni di Chieti che scaturisce anche dalla poca attenzione verso la sanità teatina, ormai comprovabile sotto tutti i punti vista da parte di questo Governo Regionale che decide per tutti, anche per conto della ASL. Siamo pronti a presentare una mozione perché riteniamo che Chieti sia stata ancora una volta poco considerata con ricadute sull’assistenza e sull’efficienza della stessa”.