L’Aquila. “L’Agenzia è un corpo sano, che ha imparato a sviluppare dei forti anticorpi” per contrastare ogni situazione di ambiguità. Questo il messaggio lanciato oggi dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi nel corso della tavola rotonda “Noi contro la corruzione”, tenutasi a L’Aquila presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti e moderata da Maria Silvia Sacchi, giornalista del “Corriere della Sera”.
Orlandi ha ribadito l’impegno dell’Agenzia non solo nel punire i comportamenti scorretti, ma soprattutto nel prevenirli. Due le direttrici d’azione, che si muovono entrambe sul binario del cambiamento, organizzativo e culturale.
“L’Amministrazione finanziaria si è dotata, infatti, di un piano triennale che sistematizza le misure di prevenzione del fenomeno corruttivo e – ha spiegato Orlandi – attraverso iniziative di formazione e comunicazione, sensibilizza continuamente il personale sui principi dell’etica e della trasparenza. Questo per evitare che poche mele marce danneggino decine di migliaia di persone oneste che lavorano ogni giorno in Agenzia delle Entrate con responsabilità e senso di appartenenza.
Dobbiamo essere noi per primi a tenere pulita la nostra casa – ha osservato – intercettando e punendo i comportamenti scorretti che rischiano di diventare una zavorra” per i funzionari leali e appassionati al loro lavoro.
Ognuno di noi deve sentirsi responsabile della battaglia comune contro la corruzione. Questo il messaggio lanciato oggi nel corso della tavola rotonda. Voci autorevoli della società civile e delle istituzioni per ribadire con forza il no alla corruzione e rimettere al centro dei comportamenti pubblici l’etica, fondamento e collante del patto sociale fra Stato e cittadini. Più voci, un solo messaggio, metterci la faccia, non delegare l’azione di contrasto alla corruzione esclusivamente a strutture di controllo.
Federico Monaco, direttore regionale dell’Abruzzo, ha aperto con queste parole la tavola rotonda organizzata – non a caso – nel plesso che ospita la Corte dei Conti e l’Avvocatura di Stato. Ex-convento ed ex-penitenziario, ora presidio dello Stato: da sempre “luogo di riflessione sulle condotte di vita che si e’ scelto di adottare”. L’intervento di Francesco Greco si è concentrato sulla criminalità economica e sul ruolo dell’Agenzia delle Entrate al contrasto alla corruzione. Raffaele Cantone, attraverso un videomessaggio, ha detto che per combattere la corruzione è fondamentale spezzare il meccanismo di omertà che la alimenta. E ha caldeggiato il sostegno, all’interno delle amministrazioni, del cosiddetto whistleblower, cioè colui che può denunciare gli illeciti avendo garantito l’anonimato. “Non si tratta di una delazione – ha aggiunto Cantone – ma di un’assunzione di responsabilita’”.