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Città Sant’Angelo, digestore rifiuti a Piano di Sacco: “Area a vocazione agricola”

Pescara. Il progetto di un biodigestore di rifiuti a Piano di Sacco di Città Sant’Angelo fa sollevare la polemica, indirizzata all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Perazzetti, da parte di Sinistra italiana.

In una conferenza stampa, affiancati al gruppo consiliare del Pd, il segretario provinciale Pierpaolo Di Brigida e l’ex vice sindaco Alice Fabbiani, hanno espresso contrarietà “in primis per il metodo utilizzato dall’amministrazione Perazzetti, in quanto ha tenuto tutta la vicenda nascosta fino in fondo. Nessuna assemblea pubblica, nessuna comunicazione in consiglio comunale, nessuna associazione ambientalista coinvolta. E cosa ancor più grave è l’atteggiamento del sindaco che, attraverso un post su Facebook, dopo che il presidente di Ambiente attraverso un articolo di giornale ha reso la notizia pubblica, ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’intenzione di costruire un impianto di trattamento rifiuti sul suo territorio. Una grave presa in giro di tutta la cittadinanza ed anche e di chi opera all’interno di Ambiente”.
Entrando nel merito invece, Di Brigida e Fabbiani hanno puntualizzato che “la nostra contrarietà non riguarda la tipologia d’impianto per lo smaltimento dei rifiuti ma la nostra pregiudiziale e  la nostra preoccupazione riguarda la localizzazione scelta. L’area di Piano di Sacco, seppur industriale sulla carta, come ripetiamo da tanti anni non possiede alcuna caratteristica idonea per ospitare impianti del genere. Basterebbe farsi una passeggiata lì per capire la vera sua vocazione agricola che va tutelata in quanto estremamente importante. Lo abbiamo detto in tutte le sedi, in tutti i modi e lo ribadiamo ora. A questo punto ci chiediamo: l’impianto in questione di che potenzialità sarebbe? È vero che dovrebbe essere così grande che per funzionare a regime ha bisogno di svariate tonnellate di rifiuti? Prenderemo i rifiuti di altri comuni e regioni? È stato fatto uno studio ambientale sull’impatto che avrà in primis l’impianto e poi anche tutti i mezzi che dovranno trasportare i rifiuti per migliaia di km? Risulta ambientalmente ed economicamente conveniente? È stato fatto uno studio sull’impatto che avrà sulla salute della gente che li vicino ci abita e ci lavora?”.
In conclusione, un’altra constatazione di taglio politico: “L’attuale sindaco Perazzetti , vicesindaco Travaglini, assessore Valloreo che quando sedevano nei banchi d’opposizione si sentivano paladini dell’ambiente e accusavano la passata amministrazione di trasformare Piano di Sacco in una pattumiera d’Abruzzo, senza nessuna logica ma solo per bassa propaganda elettorale, ora che cosa dicono? Sarà per questo motivo che tacciono, per vergogna? Meritiamo tutti una risposta, una presa di posizione del sindaco e della maggioranza senza nascondersi dietro giochi di parole  e per ristabilire un minimo di decenza sarebbero necessarie le loro dimissioni che chiediamo a gran voce”.

Ambiente: impianto ecologico per ridurre bolletta e inquinamento

Prende parola, con una lunga nota, Massimo Papa, presidente del CdA  di Ambiente Spa, la società partecipata per la gestione dei rifiuti dei comuni coinvolti nel progetto e spiega i dettagli del biodigestore.
“Per l’impianto oggetto di attenzione, Ambiente S.p.A. ha ricevuto una proposta di Project Financing da parte di Ranerwaste Ies Biogas, due aziende del Gruppo SNAM S.p.A., principale operatore europeo di stoccaggio e trasporto di gas potrebbe permettere di attivare un percorso virtuoso con la realizzazione di un ecovalorizzatore. Si tratta di un impianto ecologico avanzato, in grado di ridurre in maniera importante gli attuali costi di trattamento dell’umido in una condizione di assoluta efficienza ecosostenibile fornendo la produzione di energia rinnovabile, (Biometano e Compost) prodotti da scarti organici di provenienza domestica. Questa tipologia di impianto non brucia e non emette scarichi percepibili dall’esterno, come è facilmente dimostrabile andando a visionare quelli attualmente in funzione, come ad esempio quello appena realizzato a Foligno. Il Project proposto è articolato in un piano economico pari a circa 30 milioni di euro, finanziati per metà dalle suddette società private e per i restanti 15 milioni attraverso l’accesso ad un finanziamento della Banca Europea degli Investimenti (BEI) da parte dell’Amministrazione Comunale di Pescara. Questo progetto prevede per i Comuni soci di Ambiente S.p.A. un grande risparmio nei costi di gestione dell’organico, generati dal trasporto e dal conferimento presso altri siti privati. Le economie si andranno a tradurre nella diminuzione dei costi in bolletta. Oltre ai risparmi va considerata l’opportunità di poter ottenere ulteriori vantaggi economico/ambientali che vanno dalla immissione sul mercato di COMPOST da utilizzare come fertilizzante biologico di qualità, alla produzione di BIOMETANO quale prezioso e sostenibile supporto al crescente fabbisogno di energia. A seguito di quanto appena detto, compito e dovere dell’Assemblea di Ambiente Spa sarà quello di valutare dettagliatamente una serie di modifiche e integrazioni rispetto all’ipotesi progettuale ricevuta. Ci si trova dunque solo all’inizio di un percorso ancora molto lungo ed articolato di lavoro. Laddove, infatti, le variazioni dovessero trovare approvazione in assemblea, sarebbe appannaggio delle suddette due Società proponenti accettarle e nel caso procedere alla redazione di un progetto definitivo. A seguire dovrà essere redatto il progetto esecutivo che sarà oggetto di una gara europea atta all’individuazione della società cui sarà affidata la realizzazione del progetto. Si comprende bene, dunque, come ad oggi ci si trovi ancora in una fase iniziale e non ben definita rispetto all’attuazione della proposta. Ciononostante, è volontà aziendale informare e condividere prontamente con la cittadinanza e le Istituzioni vantaggi ed eventuali relative problematiche rispetto all’impianto in questione.