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Pescara, liceo Marconi: chiesto il Consiglio straordinario

Pescara. il centrosinistra ha formalizzato la richiesta una seduta straordinaria del Consiglio Comunale, aperta alla città ed alla popolazione scolastica, per il “pieno caos sul futuro del Liceo Marconi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione della sede di Via Marino da Caramanico che ospita circa 1.400 studenti e 200 fra docenti e personale amministrativo”.

È quanto emerso nella seduta della commissione Controllo e Garanzia del Consiglio Comunale di Pescara, convocata dal presidente Piero Giampietro, alla quale hanno partecipato fra gli altri il vicesindaco Gianni Santilli, la direttrice dei servizi generali e amministrativi del liceo Alessandra Bianco ed il presidente del Consiglio d’istituto del liceo Vincenzo D’Alonzo.
La Provincia di Pescara, competente sull’edilizia scolastica delle scuole superiori, ha convocato per l’8 luglio una conferenza di servizi, “Ma secondo quanto emerso in commissione”, riferiscono i consiglieri di centrosinistra, “a fronte di un fabbisogno di 67 aule, ad oggi la Provincia ne avrebbe messe a disposizione solo 13 all’interno dell’Ipssia Di Marzio di via Arapietra, bisognose tuttavia di ristrutturazione, mentre non ci sarebbe ancora certezza sulla palazzina di via Tirino che avrebbe dovuto ospitare 23 aule e sarebbe tramontata la terza destinazione, ovvero il centro Tabor di Via Tavo”.
“L’unica certezza è che il Liceo Marconi, una delle scuole più popolose d’Abruzzo, è in piena emergenza – sottolineano i consiglieri comunali del Partito democratico Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo e della lista civica Sclocco sindaco Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli – in balia di una Provincia assolutamente inerme, capace di chiedere addirittura l’attivazione della didattica a distanza a tempo indeterminato, una proposta che non merita neppure di essere commentata”.
“Il rischio ‘spezzatino’ è dietro l’angolo, mentre era possibile e necessario agire per tempo visto che il progetto è stato finanziato dal 2019 e la Provincia ha ottenuto l’ultimo via libera dalla Regione a dicembre”, proseguono, “Sono stati persi mesi preziosi, nei quali sarebbe stato possibile anche attivare le procedure agevolate messe in campo dal ministero per l’emergenza Covid. Ora, a pochi giorni dall’avvio programmato dei lavori, la scuola si ritrova senza alcuna certezza e tutte le istituzioni di Pescara si devono sentire mobilitate per trovare una soluzione”.