Oggi era presente anche il governatore abruzzese Luciano D’Alfonso: “Verificherò – ha detto a margine ai giornalisti – se ci sono le condizioni per prendere la parola in aula. Stiamo facendo – ha aggiunto D’Alfonso – un lavoro di grande utilità per l’emersione della verità e per l’emersione dei dati oggettivi della verità. Noi vogliamo una sentenza giusta e vera sia riferita al passato sia riferita anche al futuro”.
Per quanto riguarda il calendario, il 2 e il 3 ottobre e’ prevista la requisitoria dei pm Giuseppe Bellelli e Anna Rita Mantini. Le parti civili parleranno il 10 e il 17 ottobre, mentre le difese dei 19 imputati, quasi tutti ex amministratori e vertici della Montedison, accusati di avvelenamento delle acque e disastro ambientale doloso, parleranno il 24 e il 31 ottobre e poi il 7, il 14 il 21 e il 28 novembre. Le repliche si terranno il 5 e il 12 dicembre. Inoltre, le udienze fissate che non si terranno saranno recuperate il giovedi’ o il sabato. Entro Natale, quindi, dovrebbe esserci la sentenza, anche perche’ il giudice a latere e’ stato trasferito in Cassazione e dunque il processo deve concludersi per consentire l’operativita’ del trasferimento.
“Finalmente – ha commentato Tommaso Navarra, l’avvocato del WWF e di Legambiente, parti civili nel processo – le associazioni si sono sentite meno sole: la presenza del governatore D’Alfonso non aggiunge nulla sul piano tecnico ma garantisce che l’esito di verita’ del processo, attraverso la sentenza, avra’ la giusta attenzione da parte della politica nel valutare tempi e modi, nonche’ reperire le risorse per la bonifica che e’ il vero punto centrale della vicenda Bussi. La presenza del governatore – ha concluso Navarra – supera il silenzio assordante della precedente amministrazione”.
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