Cupello. “Dopo cento giorni è doveroso fare un bilancio. Certamente il tempo è poco per raggiungere traguardi importanti, ma è abbastanza per valutare l’atteggiamento, la voglia e l’impegno nel fare le cose”.
Così in una nota Camillo D’Amico del gruppo consiliare Il Cambiamento di Cupello, che aggiunge: “A Cupello, mentre la maggioranza fa fatica a organizzarsi e Pollutri passa dagli ammiccamenti della campagna elettorale fino a sdraiarsi alle scelte di Marcovecchio, il Cambiamento affronta i temi più urgenti della nostra realtà. Il gruppo consiliare con la Lista Civica e il Comitato Civico, forte del risultato elettorale di ben 900 voti liberi e sinceri, si è subito messo a lavoro. Gli argomenti più sentiti dai cittadini sono stati messi al centro del dibattito pubblico e posti al confronto con l’amministrazione. Ambiente e salute, tasse e spesa pubblica, lavoro e disoccupazione, su questo il Cambiamento ha avviato le proprie battaglie, dentro e fuori il Consiglio Comunale. Sull’ambiente e sulla salute dei cittadini. Il 25 giugno, a dieci giorni dall’insediamento, con una doppia mozione consiliare, abbiamo chiesto all’amministrazione Marcovecchio di prendere una posizione chiara su due minacce per il nostro territorio e la nostra salute. Dire un no chiaro e per sempre all’Inceneritore (o Termovalorizzatore) a Cupello, e dimostrare la contrarietà assoluta alla discarica per rifiuti tossici e nocivi nei pressi del Civeta, su suolo di Furci. Sui rifiuti tossici e nocivi, grazie a noi del Cambiamento, Cupello si è schierata con i Comuni contrari. Pollutri era il solo Sindaco della zona a esserne favorevole. Infatti, l’ex-sindaco, già visto a scambiare la qualità dell’ambiente e la salute dei cittadini con quattro soldi di compensazioni ambientali e un po’ di foto con personaggi noti alle cronache, faceva da sponda alle lobby e agli affaristi che vogliono portare a due passi da noi rifiuti tossici da tutta Europa. Sul Termovalorizzatore la battaglia è ancora accesa, da Marcovecchio abbiamo avuto solo giochi di parole e una “porta aperta” a speculatori e comitati d’affari. Il Partito dei Veleni vuole mettere le mani su Cupello, questo noi non lo permetteremo. Sulle tasse e sulla spesa pubblica.
Prima sulla Tari e poi sulla Tasi, il Cambiamento si è opposto all’atteggiamento vago e superficiale avuto dalla maggioranza. Ai Consigli Comunali di luglio e settembre, le scelte sul tema tasse sono passate come obbligate dall’alto, come puro atto tecnico. Sappiamo che non è così, la politica deve valutare e indirizzare, a Cupello, invece, tutto è posto come un problema di ragioneria. Se non si vuole pesare sempre e solo sulle tasche dei cittadini si deve colpire gli sprechi e i privilegi. Noi restiamo in attesa e quando avremo tutte le bollette tra le mani sapremo se i sospetti di aumento saranno stati fondati. Far quadrare i bilanci aumentando le tasse non è difficile, ma trovare qualcuno che riduca gli sprechi è raro. La sola risposta del Sindaco è stata l’annunciata ‘caccia agli evasori’. Vuole ‘stanare’ chi non paga affinché ognuno paghi il giusto. E anche su questo staremo a vedere. Cupello è una piccola realtà, già si conosce chi paga e chi no. Vedremo, dopo questa ‘stagione venatoria’, se avere gli evasori disponibili come riserva di voti farà più gola della giustizia fiscale. Sul lavoro e sulla disoccupazione giovanile. Garanzia Giovani. Il lavoro vero. Lo dicevamo nelle piazze e lo ripetiamo anche adesso. Si parli di lavoro vero. Attraverso il programma Garanzia Giovani, abbiamo portato a Cupello una ventata di speranza. Il 28 agosto abbiamo realizzato un incontro-dibattito sul lavoro e i giovani. Esperti hanno illustrato il programma ministeriale di cui siamo stati primi promotori. Garanzia Giovani assicura a imprese e giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni vere opportunità di formazione e lavoro retribuito. La folta partecipazione di pubblico e le numerose manifestazioni di interesse hanno sancito la validità dell’iniziativa e premiato la modalità seria e rispettosa con cui si è scelto di parlare di lavoro. Diverso dalle promesse e dai ricatti della campagna elettorale, lavoro vero appunto. Il lavoro vero non è quello che serve al politico di turno per fare carriera. Il lavoro vero non è il posto fasullo dei ‘carrozzoni pubblici’ pagati con le tasse dei cittadini. Il lavoro vero non è quello scambiato con la salute dei lavoratori e la qualità dell’ambiente. Sui vecchi sistemi. Marcovecchio come Pollutri ha applicato la surroga. Perché a Cupello si applica questo ‘rituale’ abilmente introdotto dalla precedente amministrazione? Nessun regolamento lo impone e nessuna incompatibilità si ravvisa tra la carica di assessore e quella di consigliere. Quindi, perché far dimettere chi è stato legittimamente scelto dagli elettori? Per noi, questa danza al chi entra e chi esce ha due chiare motivazioni. La prima è dare una ‘mancetta’ ai candidati che non ce l’hanno fatta con i voti veri e la seconda è che gli assessori, una volta fatti dimettere da consiglieri, subiranno passivamente tutte le volontà del Sindaco, pena la revoca e quindi il ritorno a casa. Vecchi sistemi, vecchi linguaggi, accentramento di potere e intimidazione. Miopia e avidità, consumismo di valori e sfruttamento dell’ambiente. Il “pollutrismo” ha solo cambiato faccia, anzi, nemmeno quella. Infatti al Consiglio Comunale l’ex-sindaco vota “come uno di loro”. Sulla nostra Associazione. Noi crediamo che un altro modello di convivenza sia possibile. Raccogliendo l’eredità del comitato cittadino e della Lista Civica, abbiamo cominciato a lavorare alla nascita di un’Associazione di Promozione Sociale. Identità, ambiente, cultura e lavoro sono i temi centrali del nostro progetto. Attraverso una serie di eventi, già in programma da qui a fine anno, porremo all’attenzione di tutti le finalità e i valori che crediamo siano alla base di un vivere civile, moderno e nel rispetto delle future generazioni. Senza limiti di età, senza distinzione di sesso, razza e orientamento religioso, l’associazione si rivolge a tutti i cittadini di Cupello e delle realtà a noi vicine, per lavorare insieme alla costruzione di un Laboratorio Territoriale di cittadinanza attiva. L’esperienza sociale e lavorativa di ognuno, le proprie qualità umane e spirituali, i valori di comunità e di condivisione devono contrapporsi alla logica dei partititi, alla politica dei simboli e all’antichità delle ideologie. L’associazione è un luogo libero e aperto, forte degli insegnamenti del passato che si muove veloce verso il futuro”.
“In conclusione – conclude D’Amico – auguriamo al Sindaco di metabolizzare rapidamente la presenza a Cupello di una vera opposizione. Cosa che qui non si vedeva da oltre quarant’anni. Vogliamo anche rassicurarlo che saremo sempre presenti e propositivi, duri se necessario e aperti al dialogo quando le scelte andranno a vantaggio di tutti i cittadini e non dei soliti noti. E sempre al primo cittadino diciamo anche di stare sereno, che non ha vinto una gita fuori porta e a Cupello non avrà tempo di annoiarsi, di questo, se ne faccia presto una ragione!”.