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Pescara, passa la ‘stangata’: polemica sul regolamento per le aliquote al massimo VIDEO

Pescara. “Ieri a Pescara e’ andata in onda una sceneggiata in cui, per avviare il salasso piu’ grande della storia della nostra citta’ e per soffocare l’opposizione di centro-destra, determinata a bloccare il vergognoso ed ingiustificato aumento delle tasse, la maggioranza ha chiesto aiuto al direttore del Ministero delle Finanze, di cui e’ sottosegretario l’il deputato Pd Legnini”.

E’ quanto afferma in una nota il capogruppo di Pescara Futura, Carlo Masci dopo che nel tardo pomeriggio di ieri il consiglio comunale ha approvato la “stangata” sulle tasse: aliquote al massimo e relativo regolamento applicativo. “Il citato direttore, per far uscire Alessandrini e compagni dalle sabbie mobili in cui erano precipitati – quanto sostiene l’esponente politico di opposizione – ha inviato alle 17.08 una nota al Comune di Pescara in cui diceva che comunque le aliquote approvate nei giorni scorsi sarebbero state applicate anche in mancanza del regolamento, smentendo clamorosamente se stesso e la sua circolare del 2 settembre, in cui affermava chiaramente che in difetto di regolamento la TASI sarebbe stata dell’uno per mille (invece del 3 per mille approvato con la delibera salasso). Il centro-destra con la sua opposizione puntava a bloccare in aula il regolamento per applicare l’aliquota TASI piu’ bassa”. Secondo Masci “Per far passare le aliquote hanno applicato la ghigliottina (azzerando i mille emendamenti presentati dal centro-destra), per il regolamento hanno avuto bisogno dei burocrati ministeriali. Questa amministrazione Dracula – commenta infine il capogruppo di Pescara Futura – percorre tutte le strade, legittime e non per succhiare soldi ai pescaresi”.

Se il centrodestra ha prima applicato un duro ostruzionismo  per poi, ieri pomeriggio, capitolare davanti alla ‘cassazione’ dei1500 emendamenti presentati da parte del presidente del consiglio comunale e di fronte ad uno schiacciante 20 voti contro 5, il gruppo del Movimento 5 Stelle ha direttamente abbandonato i banchi per protesta, accusando il presidente Blasioli da aver applicato “un’ingiusta ghigliottina”. Sugli scranni i grillini ci sono risaliti ieri al momento del voto del regolamento per l’applicazione delle aliquote fiscali, ma solo per contestare l’approvazione di un regolamento, a loro dire, erroneamente adottato. “Perche discutiamo prima delle aliquote e poi del regolamento?” è la domanda che la consigliera pentastellata Erika Alessandrini ha urlato in faccia al centrosinistra