Chiusura Tar Pescara, D’Alfonso: ‘costo sedi a carico dei comuni’

dalfonsotarlatinaRoma. “Stiamo lavorando con grande convinzione e ci incontreremo nuovamente l’11 settembre per portare avanti una nostra proposta che prevede anche di trattenere in capo ai Comuni il costo di utilizzo dei locali destinati agli uffici del Tar, in maniera che l’obiettivo del contenimento della spesa veda anche un coinvolgimento responsabile degli enti locali. Consapevoli che il costo delle risorse umane non è sopprimibile né con un atto d’imperio, né con un atto volitivo. L’iniziativa di coinvolgimento intercomunale punta a promuovere anche una mobilitazione intelligente dei parlamentari dei territori interessati per far sì che il Governo entri nel merito della esatta posta in gioco alla luce della riduzione dei costi da sostenere”.

E’ quanto ha dichiarato oggi il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso a margine di un incontro nella sede della Delegazione di Roma della Regione Abruzzo con il sindaco di Latina , Giovanni Di Giorgi, per concordare un’azione comune tra realtà istituzionali e scongiurare la soppressione delle sedi del Tar di Pescara, Latina e Parma. Pescara, definita importante presidio giurisdizionale collocato “in un ambito territoriale vasto e ad alta densità di popolazione e dove sono concentrate le maggiori attività economiche della regione”.. Un’azione sinergica che vede coinvolto anche il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, raggiunto telefonicamente ieri dal Presidente D’Alfonso con cui ha concordato le strategie comuni da portare avanti e il nuovo incontro previsto per l’11 settembre. Una ulteriore occasione per ridiscutere dell’opportunità di mantenere le tre sedi decentrate e in cui mettere in evidenza le diseconomie e le inefficienze che conseguirebbero dalla soppressione.

“Vogliamo rappresentare – ha aggiunto D’Alfonso – come l’originale riforma abbia ormai perso consistenza visto che ormai sono rimaste solo tre città italiane, Pescara, Parma e Latina, ad essere penalizzate”.

Le questioni particolarmente a cuore a D’Alfonso, legate al piano di riforma della giustizia, in questa fase, sono almeno tre: la soppressione dei tribunali minori, la cancellazione della sede decentrata del Tar di Pescara e la paventata chiusura della sede della Corte d’appello dell’Aquila. L’11 settembre all’incontro prenderanno parte anche il sindaco di Parma e il primo cittadino di Pescara per meglio individuare il percorso da seguire in difesa dei tre tribunali amministrativi . Il sindaco di Latina Di Giorgi, ha ringraziato oggi il presidente D’Alfonso per l’azione di coordinamento tra i tre Comuni interessati ed ha evidenziato come la cancellazione delle sedi sia pregiudizievole per la tutela della legalità, dei diritti dei cittadini e del buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche. D’Alfonso ha preannunciato che identica attività di coordinamento sarà svolta con i presidenti delle Regioni limitrofe, Molise ed Umbria, per le Corti d’Appello a rischio soppressione.

ALESSANDRINI E DI GIORGI: AZIONE CONGIUNTA

Il sindaco di Latina e il sindaco di Pescara hanno affermato in una nota congiunta: “Le città di Latina, Pescara e Parma, le uniche tre in Italia rimaste interessate dalla soppressine dei Tar, sono decise a portare avanti una comune azione in difesa di oggettive ragioni contrarie alla soppressione dei Tar, con l’effetto di un inevitabile rallentamento del complessivo sistema della Giustizia Amministrativa regionale e un impoverimento complessivo delle tutela del cittadino nei riguardi delle istituzioni.
L’11 settembre – continuano Di Giorgi e Alessandrini – abbiamo già fissato un nuovo incontro a cui prenderanno parte i tre sindaci e il presidente D’Alfonso, per meglio individuare il percorso da seguire in difesa dei tre tribunali amministrativi”. Il sindaco di Latina Di Giorgi e il sindaco Alessandrini hanno ringraziato il presidente D’Alfonso per l’azione di coordinamento tra i tre Comuni interessati ed hanno evidenziato come la cancellazione delle sedi sia pregiudizievole per la tutela della legalità, dei diritti dei cittadini e del buon funzionamento delle amministrazioni pubbliche.

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