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Il Comune di Pescara ‘censura’ manifesta di Notti della Brigante: è polemica

Pescara. “I manifesti inerenti la terza edizione della rassegna ‘Notti della Brigante’, in programma per i prossimi 1, 2 e 3 agosto a Spoltore, non potranno essere affissi all’Infopoint di piazza Salotto perché il sindaco Alessandrini e la sua giunta non hanno autorizzato politicamente la loro installazione. Lo ha comunicato questa mattina una signora, operatrice dell’Arci, che ha assunto la gestione dell’Infopoint, alla richiesta dell’Associazione Fontevecchia in merito alla mancata affissione sulle pareti in vetro della struttura del nostro manifesto tra le altre decine di iniziative, di Pescara e provincia, regolarmente presenti anche per eventi che si svolgeranno a fine agosto. Riteniamo tale risposta inaccettabile e soprattutto lesiva per tutte quelle Associazioni che operano facendo affidamento unicamente sulle proprie forze, senza contributi pubblici, e che dunque non hanno chiesto l’avallo o la ‘sponsorizzazione’ politica di un’amministrazione che ha deciso di riservarsi, evidentemente, il visto ‘politico’ anche sulla semplice esposizione di manifesti in spazi pubblici, applicando, altrimenti, quella pratica ben nota della ‘censura’”.

Lo hanno denunciato i responsabili dell’Associazione Fontevecchia di Villa Raspa di Spoltore, impegnati nell’organizzazione della terza edizione di Notti della Brigante, evento patrocinato dal Comune di Spoltore e dalla Provincia di Pescara.

“I fatti – hanno esposto i rappresentanti dell’Associazione – due settimane fa abbiamo portato un manifesto inerente l’iniziativa all’Infopoint di piazza Salotto, affidato, tramite un bando emanato dal Comune di Pescara, all’Associazione Arci. I due responsabili del front office, al momento presenti, ci hanno gentilmente comunicato che avrebbero affisso quell’unico manifesto non appena sarebbero giunti a scadenza altri annunci già presenti sulle pareti in vetro e sulle tre bacheche in legno installate nella struttura. Nei giorni scorsi abbiamo già verificato la mancata installazione del nostro manifesto, ma abbiamo pazientato. Stamane, mancando ormai appena cinque giorni all’inizio della rassegna, i nostri responsabili sono tornati all’Infopoint per chiedere quando il nostro unico manifesto sarebbe stato esposto e qui la sorpresa: la signora responsabile dell’Arci addetta al front office ci ha comunicato che il manifesto non sarà esposto perché ‘presso l’Infopoint possiamo affiggere solo i manifesti che l’amministrazione comunale, il sindaco e gli assessori, ci autorizzano a installare’. A domanda precisa circa la decisione dell’amministrazione comunale in merito al nostro manifesto, la signora addetta al front office ha detto esplicitamente che ‘il Comune non ha autorizzato l’affissione del manifesto che quindi non verrà installato’. In altre parole il sindaco e gli assessori, evidentemente, si sono riservati anche il visto politico sulla semplice affissione di eventi tesi a promuovere il nostro territorio cittadino e provinciale. Dunque hanno avuto l’avallo i manifesti che promuovono le escursioni in provincia a bordo dell’asino, o la notte bianca per guardare le stelle, come pure ogni iniziativa di teatro dialettale, ma non va bene un unico manifesto teso a promuovere una manifestazione che si svolgerà alle porte di Pescara (zona motorizzazione civile), che lo scorso anno ha visto la presenza di 2mila persone in due serate, tanto da imporci di allungare l’evento a tre serate per la terza edizione. Ma c’è di più: quando abbiamo chiesto alla signora addetta al front office la restituzione del nostro manifesto, pagato con fondi dell’Associazione, abbiamo scoperto che lo stesso è stato anche gettato, il che la dice lunga sulla gestione dell’Infopoint. Forse se avessimo chiesto l’avallo politico per il nostro manifesto, oggi lo avremmo trovato accanto a quello delle escursioni a bordo dell’asino, ma tant’è. Vale forse la pena ricordare che le prime due edizioni (2012 e 2013) sono state regolarmente patrocinate, gratuitamente, anche dal Comune di Pescara e dalla Regione Abruzzo, presenti a tutti gli eventi, e che quest’anno l’Associazione Fontevecchia ha promosso l’evento sul territorio di Pescara con l’affissione di ben 5 manifesti 6×3, sostenendo, con le proprie forze, la spesa di 967 euro, regolarmente e puntualmente versati e finiti nelle casse del Comune di Pescara, che però non ha ‘politicamente autorizzato’ l’affissione all’Infopoint di un manifesto. Non accettiamo questo modo barbaro e medievale di fare politica, un metodo lesivo della libertà di Associazioni apolitiche e che rivendicano la propria autonomia”.

CUZZI: NESSUNA CENSURA

“Lla gestione del servizio è stata affidata dall’Amministrazione Comunale al soggetto aggiudicatario dell’avviso pubblico. Chi gestisce il servizio, in piena autonomia organizzativa, ha stabilito delle regole. Per quanto riguarda l’affissione dei manifesti viene data priorità alle iniziative patrocinate o organizzate dal Comune, ma non viene negato spazio per locandine e altro materiale informativo”: a specificarlo è Giacomo Cuzzi, assessore comunale al Turismo, che aggiunge, “quindi non c’è stata alcuna censura della manifestazione di cui si parla, né di altre. Né l’Amministrazione si occupa di dare priorità a questo o a quel manifesto, come vorrebbero teorie alquanto fantasiose. Il nostro unico interesse è quello di promuovere l’immagine della città e offrire servizi ai turisti, per questa ragione mi sono attivato per riaprire l’Info Point e trasformarlo dal magazzino che era diventato in un posto fruibile e accogliente per la comunità. L’Amministrazione comunale di centrosinistra”, conclude Cuzzi, “non utilizzerà mai quella struttura per fini elettorali politici e propagandistici, come invece ha fatto la passata amministrazione durante l’ultima campagna elettorale per le amministrative”.