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Elsa 2: arriva un nuovo progetto petrolifero sulle coste teatine

Abruzzo. Il Forum Acqua commenta l’arrivo di un nuovo progetto volto a far atterrare un “ufo petrolifero”, di fronte alle spiagge di Francavilla al mare ed Ortona, a pochissimi chilometri dalla costa. Si tratterebbe del progetto Elsa 2 della Petroceltic. Basta guardare la mappa del permesso di ricerca – che alleghiamo – per capire la totale incompatibilità dell’iniziativa rispetto alla vita degli abruzzesi.

 

 

Ricordiamo che il progetto di ricerca Elsa 2 fu già bocciato con un giudizio molto duro dal Comitato Valutazione di Impatto Ambientale nazionale, a cui seguì il Decreto di diniego della compatibilità ambientale firmato dai ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.

Abbiamo controllato stamattina il sito del Ministero dell’Ambiente – Valutazioni di impatto ambientali ma non risulta pubblicato alcuno studio. Probabilmente è questione di ore.

Ci chiediamo cosa abbia spinto la Petroceltic a riproporre dopo appena tre anni un progetto già bocciato da realizzare a pochi km dalla costa in un’area densamente abitata. Le recenti dichiarazioni di Renzi favorevoli alle trivellazioni sono in questo senso assolutamente preoccupanti perchè preludono ad un vero e proprio assalto al nostro mare che già oggi è uno dei più inquinati da petrolio secondo i dati UNEP. Il Forum ritiene che la strada da seguire sia la modifica del famigerato Decreto Passera, altrimenti ci troveremo presto le piattaforme praticamente sulle spiagge.

Secondo la Petroceltic non ci saranno rischi perché le trivellazioni avverranno su fondali bassi (30 metri circa). Ricordiamo che uno dei peggiori incidenti petroliferi della storia, quello del pozzo Ixtoc I nel Golfo del Messico avvenne a 50 metri di profondità. Rimase aperto per 10 mesi e comportò la perdita di diverse centinaia di migliaia di tonnellate di petrolio in mare. Quindi la bassa profondità non è detto che sia sinonimo di sicurezza per un pozzo petrolifero.