Chieti. “Dopo aver effettuato l’accesso agli atti in merito alla Graduatoria Provvisoria per l’assegnazione degli alloggi di Emergenza Abitativa, sono diventate realtà le mie dichiarazioni fatte con una precedente nota”.
Così in una nota il capogruppo dell’Idv in Consiglio Comunale a Chieti, Bassam El Zohbi, che aggiunge: “Infatti, dall’analisi della documentazione che ho visionato presso l’Ufficio Politiche per la Casa, è emerso che in molti casi non è stata rispettata la direttiva della Giunta Comunale, con la quale si stabilirono i criteri da seguire per l’attribuzione del punteggio al fine di stilare la Graduatoria. Inoltre, è ufficiale che non sono state esaminate tutte le domande pervenute a tutt’oggi ma soltanto una parte di queste, circa 59. Chi ha deciso di esaminare solo una parte delle domande e con quale criterio le scelte? Tra le famiglie non prese in esame, infatti, potrebbero essercene alcune con maggiori requisiti rispetto ad altre che in questo modo vedrebbero lesi i propri diritti! Inoltre, quasi tutte le domande ‘non ammesse’ avrebbero dovuto, invece, essere ‘ammesse’; bastava infatti, escludere soltanto quelle mancanti del requisito principale ovvero “residenza a Chieti da almeno due anni” o un reddito superiore a quello stabilito dalle Legge 96/96. Invece, sono state escluse due famiglie che, pur avendo entrambe un procedimento espropriativo in atto (vendita all’asta del loro alloggio), per l’Ufficio ‘non presentano disagio abitativo’ il tutto in barba al regolamento che per un caso simile attribuisce addirittura un punteggio di 20 punti! Tre famiglie sono state escluse per mancanza di certificato Asl che attesti l’antigienicità o la presenza di sovraffollamento. Anche in questi tre casi sarebbe bastato che l’Ufficio non assegnasse il punteggio previsto inserendo le suddette famiglie ugualmente nella Graduatoria Provvisoria. Dal mio accesso agli atti è emerso, inoltre, che in un altro caso, pur in mancanza del certificato Asl, il richiedente è stato ammesso persino con l’attribuzione del punteggio. Due pesi, due misure?! In un altro caso una famiglia non è stata ammessa pur parlando di una persona disabile, con pensione sociale, non in grado di pagare l’affitto, con la sclerosi multipla, ma secondo l’Ufficio Politiche della Casa anche questo non è disagio abitativo!! Ogni commento a questo punto è superfluo! Ma non finisce qui! Infatti, tra gli ammessi un caso eclatante riguarda quello di una persona che secondo il censimento 2011 non è reperibile a Chieti, che ha presentato uno sfratto per morosità ‘vecchio’ poiché risalente al 2011, ma nonostante questo si è visto assegnato un punteggio alto! Questo caso doveva finire tra i ‘non ammessi’ per mancanza del requisito principale, cioè ‘non residenza da due anni’. Invece, l’Ufficio l’ha ammesso lo stesso; è grave che non vi sia il requisito della residenza, è grave che si consideri uno sfratto ormai scaduto dal 2011 ma è ancora più grave assegnare allo “sfratto per morosità” 20 punti e non 8 come prevedono le linee guida volute dall’amministrazione comunale. Questa anomalia è stata riscontrata anche in altri casi di “ammessi per sfratto per morosità” ovvero dare 12 punti in più del previsto. Al contrario, famiglie con reali disagi economici non sono neppure state prese in considerazione! Non dimentichiamo che si parla di casi umani e sociali, con intrecci di storie e disagi molto profondi e nei confronti dei quali i responsabili dell’Ufficio Politiche per la Casa hanno il dovere morale oltre che di accogliere le domande anche di stilare una minima relazione che evidenzi il loro entourage ed il dramma nel quale vivono. Sono cosciente che non esiste nessun regolamento che riesca a dare risposte compiute al disagio sociale ma se l’Ufficio si limitasse a seguire con attenzione le linee guida volute dalla Giunta, a mio avviso eviterebbe di commettere almeno macroscopici e grossolani errori. Invito nuovamente il segretario generale del Comune, l’assessore al ramo, il dirigente e il funzionario a ritirare in autotutela la Graduatoria Provvisoria, interpretare meglio le linee guida date dall’Amministrazione e riesaminare tutti le singole domande per stilare una Graduatoria Provvisoria non lesiva dei diritti dei cittadini. Un altro fatto grave su cui l’amministrazione – conclude Bassam El Zohbi – non si degna di rendere conto riguarda i sette appartamenti liberi dall’inizio dell’anno che dovevano essere assegnati agli aventi diritto della Graduatoria del Bando Generale e/o del Bando della Mobilità ma, purtroppo, a tutt’oggi cinque di questi sono stati occupati abusivamente e ancora l’Ufficio Politiche della Casa e l’Ater per quanto di sua competenza non hanno fatto le diffide per il rilascio di detti appartamenti occupati da non aventi diritto. Il tutto aggravato dal fatto che alcuni degli occupanti abusivi sono Dipendenti Comunali!. Sei mesi sono passati e ancora non vengono erogati i fondi per l’emergenza abitativa con la conseguenza che questa Amministrazione si troverà sulla coscienza anche il destino di queste famiglie che sono a rischio di sfratto per morosità”.
Questo è il commento del presidente della IVª Commissione Consiliare “Servizi Sociali, Sanità, Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili”, Stefano Costa: “Alla luce di numerose segnalazioni pervenutemi ed in ragione di alcune note stampa sulla questione della Graduatoria Provvisoria per l’Assegnazione di Alloggi di Emergenza Abitativa, in qualità di Presidente della IVª Commissione, ho richiesto l’accesso agli atti per poter visionare ed avere copia dei documenti presi in considerazione per stilare la Graduatoria di che trattasi. Se si dovessero riscontrare irregolarità da parte del Comune nella stesura della Graduatoria medesima sarà mia premura convocare la Commissione che ho l’onore di presiedere per assumere le decisioni conseguenti”.