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Chieti, Febo su realizzazione bretella asse attrezzato-Deco: ‘Si può dare un prezzo alla salute?’

Chieti. Dopo il Consiglio Comunale di venerdì, i consiglieri di opposizione Luigi Febo (capogruppo di Chieti per Chieti) e Alessandro Giardinelli (capogruppo di Scelta Civica), hanno parlato dell’ordine del giorno riguardante la realizzazione della bretella che collega la Deco (discarica-impianto trattamento rifiuti) e l’asse attrezzato.

“Vogliamo denunciare l’assenza in Consiglio Comunale della maggioranza – ha detto Luigi Febo – con due ordini del giorno abbastanza importanti: uno di Marco Di Paolo sulle aziende teatine che non riescono a lavorare con il Comune di Chieti e l’altro presentato dal consigliere Giardinelli sulla transazione tra il Comune di Chieti e la Deco. Su questo aspetto la passata amministrazione aveva previsto la realizzazione di una viabilità alternativa che collegasse l’asse attrezzato all’azienda. Questo a tutela dei cittadini perché questa è una fabbrica che tratterà i rifiuti nei prossimi decenni. Quindi avevamo posto il vincolo che si doveva rilasciare l’agibilità solo dopo che si fosse realizzata la viabilità. Il ricorso si basa sul fatto che loro dicevano che non potevano mettere un vincolo di quel genere. Il ricorso è stato rigettato dal Tar che però non è entrato nel merito, loro hanno raccolto i dati e li hanno portati al Consiglio di Stato, poi hanno rinunciato al ricorso e la Deco ha fatto un versamento di 300 mila euro nelle casse del Comune. La cosa che io sostengo e che continuerò a dire è che non si può barattare la salute dei cittadini per 300 mila euro. Se non si realizza questa strada la viabilità rimarrà sempre bloccata. A Deco ha fatto un progetto nel quale dice che la strada costa 1 milione di euro. Poi non è possibile fare un atto transitorio di questo tipo perché lo deve fare il Consiglio Comunale. Il dirigente ha firmato un atto di transizione. Un dirigente comunale non si può impegnare a rilasciare la somma di 300 mila euro per un’agibilità”.
“Dal punto di vista politico – ha aggiunto Alessandro Giardinelli – si dimostra che oggi come oggi il sindaco non ha più una maggioranza per poter far passare certi atti e ci sono ancora tante problematiche sull’Urbanistica, senza contare il Bilancio”.
Francesco Rapino