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Edilizia, il Consiglio Comunale di Chieti ha approvato i contenuti del Patto Sociale

Chieti. Il consiglio comunale di Chieti ha approvato all’unanimità i contenuti del Patto Sociale promosso dai sindacati delle costruzioni per il rilancio del settore edile, impegnandosi a sottoscriverlo entro il mese di marzo.

L’assise ha discusso stamani, grazie ad un ordine del giorno presentato dal consigliere Marco Di Paolo, convinto della bontà di un protocollo che garantisce una maggior tutela dei lavoratori, oltre ad ulteriori prospettive occupazionali, compiendo un ulteriore passo di un percorso iniziato ormai da mesi e che ha visto le sigle Sindacali impegnate alacremente nel promuovere sul territorio i contenuti. del “Protocollo d’Intesa”.Soddisfatti per questo primo step Gianfranco Reale e Lamberto Vespasiano segretari generali della Filca-Cisl e della Filllea-Cgil, unitamente alla Feneal-Uil. «Adesso dobbiamo ulteriormente concentrarci sul prossimo obiettivo, il “FONDO CASA” – hanno commentato i segretari-. Oggi vogliamo affiancare al patto sociale uno strumento ulteriore che preveda il coinvolgimento delle Istituzioni e delle Associazioni, ma soprattutto della gente comune, che più di tutti in questo momento necessita della nostra particolare attenzione».Reale e Vespasiano annunciano che solleciteranno i Comuni, affinché attivino un fondo per finanziare attraverso le banche cittadine (abbassando gli interessi passivi), tutte quelle famiglie che vorranno accedere a mutui per la ristrutturazione delle proprie abitazioni.«Non sarà un ulteriore onere a carico della pubblica amministrazione – specificano – già alle prese con i patti di stabilità. Le risorse verranno generate dall’abbattimento dei costi nelle gare di appalto, con procedura negoziata e nelle quali le imprese partecipano a ribasso nelle aggiudicazioni delle opere. Il budget che si andrà a costituire alimenterà un “FONDO CASA” che, affiancato all’attuale detrazione fiscale del 50%, proprio sulle ristrutturazioni, sicuramente favorirà investimenti più appetibili rispetto al passato».«Questa nostra ulteriore proposta – concludono Reale e Vespasiano – riuscirà a far ripartire i nostri settori con maggiori garanzie salariali e di regolarità, favorire la riqualificazione dell’esistente, far tornare allo splendore i nostri centri storici, favorire la conoscenza della nostra cultura attraverso un’edilizia di qualità ed indirizzare i nostri giovani, lavoratori ed imprenditori, verso professionalità d’eccellenza».