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I sindaci del centrodestra della provincia di Chieti su Sasi

Chieti. “Non siamo disposti a renderci complici delle scelte che vorrebbe imporre il centrosinistra alla Sasi”.

Così in una nota il coordinamento dei sindaci del centrodestra.

“Con amarezza – prosegue la nota: “dobbiamo dire: avevamo ragione noi! Siamo stati chiamati a riparare ad un grande pasticcio. Un pasticcio  sia amministrativo che politico, perché è al tempo stesso sia il risultato della pervicace volontà di violare anche la più elementare regola di diritto, oltre che statutaria, e sia il risultato di un partito, il Pd, che non ha saputo e non ha voluto gestire il passaggio dal vecchio al nuovo organismo amministrativo della società in maniera trasparente e responsabile, ma ha piuttosto piegato Statuto e Società, ai desiderata di questo o quel sindaco. Il tutto nel tentativo di adottare una sorta di Manuale Cencelli e in palese violazione della volontà dell’assemblea, e di quelle che oggi vengono a proporsi, al di fuori di qualsivoglia quadro di normalità, di legalità, di responsabilità e di serietà. Il Cda formato da Scutti-Tarantini-Marcello era ed è illegittimo perché monco della rappresentanza minoritaria. Il Partito democratico ha fatto da assopigliatutto nominando tutti e tre i candidati dalla propria lista, sino ad esaurirla. Che fosse tutto sbagliato lo ha sancito il Tribunale di Chieti. E su questo punto è inutile ulteriore commento. Ora arrivano le dimissioni di Tarantini che la dice lunga sulla situazione che si sta consumando nella maggioranza.  Dimissioni che costituiscono una perdita per la Sasi di un amministratore di grande perizia, onestà e responsabilità. Perché si è dimessa la dottoressa Tarantini? Dimissione che non può essere surrogata perché tutto il cda è stato composta dalla stessa lista!  Una situazione gravissima, occorre subito ripristinare legalità, trasparenza e pieno funzionamento della gestione della società attraverso la nomina di un nuovo Cda. Si chiede, pertanto, di voler convocare in maniera rituale e legittima una nuova assemblea della Sasi al fine di procedere alla nomina di un nuovo Cda e di non assumere altre e diverse decisioni in un’assemblea non regolarmente convocata”.