Gessopalena%2C+la+Stazione+Radio+Base+per+telefonia+cellulare+%C3%A8+abusiva
abruzzocityrumorsit
/politica/73458-gessopalena-la-stazione-radio-base-per-telefonia-cellulare-e-abusiva.html/amp/

Gessopalena, la Stazione Radio Base per telefonia cellulare è abusiva

Gessopalena. “C’è voluto più di un anno per avere ragione su di uno scempio che si è perpetrato sul  territorio comunale di Gessopalena”.

 

Così in una nota il consigliere comunale di opposizione di Gessopalena, Tullio Bozzi, che aggiunge: “Ericsson spa, mandataria di H3g spa, ai primi di dicembre 2012, iniziava l’installazione di una Stazione Radio Base per telefonia cellulare su di un sito diverso da quello dichiarato nel Piano Annuale delle installazioni. Non furono sufficienti gli Esposti, da parte dei consiglieri di opposizione, indirizzati al Comune ed alla Procura della Repubblica di Lanciano, a fermare l’innalzamento di un’antenna alta ben 28 metri senza autorizzazioni di sorta. Neanche una copiosa raccolta firme di diverse centinaia di cittadini gessani e consegnata all’amministrazione cittadina, fu sufficiente a bloccare i lavori. Antonio Innaurato, sindaco di Gessopalena, dichiarava di non saperne nulla, anzi che le autorizzazioni erano state rilasciate dal Suap del Sangro – Aventino, Sportello Unico per le Attività Produttive, e ad esso doveva essere inviata la richiesta di sospensiva, in quanto il Comune non c’entrava nulla. Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico di allora, Geom. Francesco Di Gregorio, il 25 febbraio 2013, emetteva una Ordinanza di demolizione ed il ripristino dello stato dei luoghi. Subito dopo tornava sui propri passi, ed, in autotutela, annullava l’ordinanza di demolizione, quindi, di fatto, autorizzava la conclusione dei lavori, convinto del ‘silenzio-assenso’ vantato da Ericsson S.p.a.. Da lì a poco,  ultimata l’installazione di tutto il necessario,  la Srb andava in esercizio. I consiglieri di opposizione Tullio Bozzi, Carmine Caniglia, Lucio D’Orazio e Domenico Larcinese, indissero una pubblica assemblea in cui resero edotti i cittadini delle carenze autorizzative, e li  invitarono a rivolgersi al Tribunale Amministrativo Regionale dando incarico all’Avv. Paolo Nicola Muratore del foro di Vasto. Il 18 febbraio 2014, il Tar Di Pescara emanava la Sentenza n° 201400091 che i più curiosi potranno leggere integralmente al seguente link:
http://www.giustizia-amministrativa.it/WEBY2K/..%5CDocumentiGA%5CPescara%5CSezione%201%5C2013%5C201300313%5CProvvedimenti%5C201400091_01.XML

In sintesi il T.A.R. Abruzzo, sezione distaccata di Pescara, ha accertato e dichiara la mancata formazione del “silenzio – assenso” riguardante la Stazione Radio Base “CH3604 – Gessopalena”, illegittimamente ed illecitamente realizzata, nonché attiva, nel comune di Gessopalena in contrada Atriena, contrariamente a quanto dichiarato sul Piano annuale delle installazioni, dalla Ericsson Telecomunicazioni S.p.a., per conto del gestore di rete H3g S.p.a.. L’impianto realizzato risulta essere un’opera infrastrutturale iniziata, realizzata, completata ed attivata senza titolo. Per cui il T.A.R. obbliga l’Amministrazione, ossia il comune di Gessopalena e per esso il Tecnico Comunale, a riesaminare il provvedimento in autotutela, prima pronunciandosi in modo espresso sull’istanza di localizzazione del manufatto, volato illegittimamente dal Paese vecchio alla contrada Atriena  e  quindi decidere se demolire o meno le opere.

Ieri, 25 febbraio, Paolo Nicola Muratore ha notificato la Sentenza del Tar al sindaco di Gessopalena, Innurato Antonio Mario ed all’attuale Responsabile dell’Utc, Saraceni Michele, chiedendo a quest’ultimo di dare immediata esecuzione alla Sentenza stessa diffidando l’Amministrazione comunale e gli Uffici Tecnici preposti dal compiere atti che possano in via potenziale e concreta, arrecare ulteriore pregiudizio ai diritti dei suoi assistiti da un’opera abusiva.

Alla luce di tutto ciò è evidente che il Comune sapeva che cosa si stava realizzando in contrada Atriena, avrebbe dovuto conoscere le carenze autorizzative, avrebbe dovuto agire di sua inerzia, ma sicuramente avrebbe dovuto farlo alla ricezione degli Esposti e raccolta firme, ad evitare l’abuso e far rispettare la legalità. Perché ciò non si è verificato?”.