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Protocollo d’Intesa studio strategico area metropolitana Chieti-Pescara

San Giovanni Teatino. Questa mattina il sindaco di San Giovanni Teatino, Luciano Marinucci, assieme ai colleghi Luigi Albore Mascia (Pescara), Umberto Di Primio (Chieti), Gennaro Matarazzo (Manoppello), Luciano Di Lorito (Spoltore), Sirena Rapattoni (Cepagatti) e Liberato Pompizzi (vicesindaco di Rosciano) ha firmato presso la sala conferenze dell’aeroporto d’Abruzzo “Pasquale Liberi” il protocollo d’intesa per la redazione congiunta di uno studio strategico al fine di porre in essere una pianificazione unitaria del territorio che ricomprenda come area di intervento quella che corre da Manoppello a Pescara, lungo gli argini del fiume Pescara.

Il protocollo diviene immediatamente operativo e sin da questo pomeriggio gli uffici tecnici dei Comuni firmatari si riuniranno per iniziare la discussione e la stesura del piano strategico, che sarà poi sottoposto all’attenzione dei Consigli comunali per il recepimento defintivo.
“Nel nostro Abruzzo – ha dichiarato nel corso della conferenza stampa il primo cittadino do San Giovanni Teatino, Marinucci – che spesso è additato come terra di campanilismi esasperati, sette Comuni appartenenti a due province diverse, tra cui i due capoluoghi, decidono di avviare un’idea di pianificazione comune al servizio del proprio sviluppo: un evento davvero poco comune, ma che ci riempie di soddisfazione e di orgoglio. Quello che abbiamo in mente è uno studio che denominiamo ‘strategico’: una sottolineatura non secondaria, poiché davvero con il protocollo d’intesa che stiamo sottoscrivendo vogliamo dire basta alla chiusura alla realtà, espressa da pianificazioni disomogenee che non tengono conto di quanto sia interconnesso il nostro territorio e le attività che su di esso andiamo a realizzare. Siamo dunque consapevoli che occorre una strategia, ossia un piano di ampio respiro che possa tradursi in una pianificazione unitaria di quell’ampia porzione della Val Pescara che corre da Manoppello a Pescara, lungo gli argini del fiume, che è il vero elemento unificatore di tutti i nostri territori. In questo tratto importante del nostro Abruzzo, dove vivono circa 200 mila cittadini, vogliamo dare risposte concrete e soprattutto sostenibili in materia di ambiente, trasporti, servizi e infrastrutture, tutto ciò che, in definitiva, può migliorare la qualità della vita in quest’area, che da diversi anni è sempre più scelta da molti come luogo abituale di dimora, oltre che meta di lavoro di centinaia di migliaia di abruzzesi.
Riqualificazione è il termine che avete sentito maggiormente pronunciare all’interno delle intenzioni portate da questo protocollo d’intesa: siamo infatti consapevoli che non possiamo né vogliamo rivoluzionare l’esistente, ma siamo chiamati a migliorare le condizioni attuali a partire dai dati reali che abbiamo sotto gli occhi e riuscire quindi a modellare un volto nuovo per l’area vasta che si affaccia sulle sponde del fiume, utilizzando al meglio l’esistente, lavorando su quelle che sono le realtà che oggi abbiamo, migliorandole, facendo sì che esse possano mettersi in sinergia con gli altri elementi che caratterizzano il paesaggio umano, strutturale ed infrastrutturale degli altri Comuni. È uno sforzo di sinergia che ci coinvolgerà pienamente e che certo non sarà di facile attuazione, ma la convinzione che sta alla base della firma di questo protocollo d’intesa ci sostiene fermamente e ci permette di aspettarci un grande risultato: vogliamo lavorare e vogliamo farlo assieme, fuori da ogni rivendicazione campanilista e ben consapevoli che ogni risultato positivo di ciascuno dei sette Comuni andrà a vantaggio di tutti gli altri ed in particolare per i cittadini che noi rappresentiamo.
Siamo infatti consapevoli che questo intervento unitario e coordinato può generare, per le diverse categorie economiche presenti sul territorio, nuove importanti opportunità di sviluppo che, anche in considerazione della particolare congiuntura internazionale, rappresenterebbero per le aziende un volano per la ripresa. E ciò si tradurrebbe in una rinnovata capacità di attrazione di investimenti, interni ed esterni, che implicherebbero la creazione di nuovi posti di lavoro, rispondendo all’emergenza che viene sentita sempre più impellente nella popolazione. Noi ce la stiamo mettendo tutta e ce la metteremo tutta, ben consapevoli che l’unione fa la forza della nostra proposta”.

“Nel sottoscrivere questo documento – ha dichiarato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – tutti noi abbiamo pensato di offrire un maggiore contributo ad una area vasta come quella di Chieti-Pescara, fatta di vocazioni diverse. L’obiettivo deve essere sempre il cittadino e per questo dobbiamo iniziare a creare le condizioni perché i Comuni pensino e soddisfino la qualità dei servizi anche attraverso una razionalizzazione degli stessi, evitando inutili sprechi. Questo progetto ha tutte le caratteristiche per essere vincente – ha proseguito – perché parte da un’idea fondamentale: migliorare il territorio partendo dall’esperienza di chi lo vive e chi lo amministra; migliorare il territorio partendo ‘dal basso’, dai sindaci, un nuovo modello di governance che dovrebbe essere esportato a livello nazionale per il bene di tutto il Paese”.