Maurizio Landini in visita alla Sevel di Atessa: ‘situazione peggiorata’

Lanciano. “La condizione degli operai in Sevel è peggiorata in questi ultimi tre anni: guadagnano di meno e lavorano di più, il sistema Ergo Uas ha saturato i tempi di lavoro e creato problemi fisici, non aumentando peraltro la produttività”.

Lo ha dichiarato il segretario nazionale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, a margine delle assemblee di fabbrica alle quali sta partecipando dopo un’assenza forzata di 3 anni.

“Ce n’era un gran bisogno, a quanto pare: le assemblee sono state affollate e molto partecipate, ovviamente non erano solo nostri iscritti” ha sottolineato Landini, che è tornato in fabbrica con la Fiom dopo la sentenza della Corte Costituzionale.

“La divisione sindacale non ha pagato, la scelta di andare per conto proprio è stata pagata dai lavoratori, che si sono visti diminuire i salari in questi tre anni a fronte di un aumento del lavoro. Noi chiediamo alla Sevel che all’aumento di produzione prospettato per il 2014 corrisponda un aumento delle assunzioni, ma non di carattere interinale, bensì di apprendistato professionalizzante”.

Cosa succederà alla Sevel di Atessa dopo la scadenza dell’accordo con Psa (Peugeot e Citroen) nel 2017?” ha chiesto dunque Landini. “Oltre al restyling del Ducato, dov’è il nuovo prodotto da mettere sul piatto per rinnovare l’accordo? Lo chiederemo ai vertici Fiat martedì nell’incontro in programma a Torino. Vogliamo conoscere i progetti futuri del gruppo Fiat per lo stabilimento Sevel, posto che per il lancio di un nuovo prodotto sono necessari 24 mesi, direi che ci siamo“.
E poi un appello al premier Letta. “Il governo deve fare quello che fa un governo serio: come hanno fatto i vari Hollande, Merkel, Obama, apra una discussione vera perchè senza una ripresa degli investimenti pubblici e privati anche in Fiat noi rischiamo tra qualche anno di raccogliere le macerie“.
Sul ritorno della Fiom in Fiat, il segretario l’ha definito “una vittoria sindacale“.
“Abbiamo chiesto agli operai di votare una carta rivendicativa che sottoporremo ai vertici Fiat che come noto non vuole dare aumenti di salario nel 2014” ha aggiunto.

“La Fiat ha abbassato i salari degli operai e peggiorato le condizioni di lavoro degli stessi: in Sevel si lavora molto, anche con gli straordinari, eppure non vediamo investimenti di ampio respiro. Aumenta la produzione, ma non aumenta l’occupazione, se non quella interinale: vogliamo assunzioni vere, con apprendistato professionalizzante e riassorbimento di chi è finito fuori dalla fabbrica, rapporti di lavoro certi che diano prospettiva. Se questo non dovesse essere siamo preoccupati, perchè sappiamo che nel 2017 scade l’accordo con i francesi e sappiamo che la Fiat sta spostando la testa in altri Paesi”.

 

 

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