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Di Giuseppantonio spiega perché resta alla guida della Provincia di Chieti

Chieti. Il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ha illustrato le motivazioni che stanno alla base delle scelte maturate in vista delle elezioni regionali previste nel prossimo mese di maggio e per impegnare gli assessori uscenti a rappresentare in Consiglio Regionale i problemi riscontrati in questi anni di amministratori provinciali.

“Per quanto mi riguarda – ha spiegato Di Giuseppantonio – ho già comunicato di non accettare la proposta di candidatura che mi era stata avanzata dal mio Partito perché mi trovo negli ultimi mesi del mandato e sei devono prendere delle decisioni importanti per questo Ente. Non dobbiamo dimenticare che questo Ente è in dissesto controllato. Si può operare al servizio delle Istituzioni anche in altre situazioni ed in altri momenti. Abbiamo chiesto al Cal di rivedere questa Legge che è incostituzionale. Se un sindaco o un presidente della Provincia non si possono candidare perché ineleggibili, dovrebbe essere la stessa cosa anche per i consiglieri regionali. Ringrazio gli assessori dimissionari per l’attività che hanno svolto al servizio di questo Ente. Hanno fatto bene a presentare la loro candidatura in questa complicata competizione elettorale. Devono prendersi l’impegno davanti alla comunità perché non devono dimenticarsi la precedente esperienze in un Ente locale. Un maggior impegno da parte della Regione ci deve essere. Non ci si può dimenticare di un problema fondamentale che attanaglia tutte le Province abruzzesi senza le infrastrutture e con scarse risorse. In questo modo si rischia di indebolire il tessuto del territorio. Potrei fare tanti esempi sulla situazione della viabilità. Chiedo loro di non dimenticare l’esperienze che hanno vissuto in questi 4 anni e mezzo. Le mie non dimissioni sono motivate dalla necessità di mandare avanti questo impegno. Dobbiamo continuare nel Consiglio Regionale le battaglie che abbiamo fatto insieme”.
Erano presenti gli Assessori provinciali uscenti, Nico Campitelli, Daniele D’Amario, Remo Di Martino, Donatello Di Prinzio, Alessio Monaco e Mauro Petrucci, che correranno per uno scranno in Regione e le cui dimissioni non comportano il commissariamento dell’Ente.
“Ringrazio il presidente per quello che ha fatto – ha detto Remo Di Martino – lui è stato un faro di educazione istituzionale per l’impegno nel sostenere i costi che questo Ente sostiene. Gli chiedo di fare quello che fin’ora ha fatto. Non so se mi candiderò ma farò un programma con i miei concittadini e su questo ci confronteremo”.
“Ringrazio tutti per questa bellissima esperienza istituzionale – ha aggiunto Alessio Monaco – credo che la Regione Abruzzo sia l’unica che abbia una Legge del genere. La decisione dovrà essere presa nelle sedi opportune. Gli assessori possono essere sostituiti. Lo abbiamo fatto con la massima serenità e tranquillità”.
“Ringrazio il presidente – ha affermato Daniele D’Amario – sono stati anni difficili ma allo stesso momento esaltanti. È stata la mia prima esperienza in Provincia. Noi saremmo voluti rimanere al timone fino all’ultimo giorno. Io di solito mi appassiono e non dimentico mai le esperienze passate, quindi se sarò tra i banchi del Consiglio Regionale non dimenticherò questa esperienza. Questa Legge va cambiata”.
“Ringrazio tutti – ha detto Nicola Campitelli – io vengo dall’esperienza di Castel Frentano. L’esperienza qui in Provincia sicuramente è stata una palestra politica non indifferente e di notevole spessore. Ci dobbiamo prendere l’impegno di non dimenticare l’esperienza della Provincia. Noi siamo stati tra l’incudine e il martello”.
“Ringrazio il presidente e tutti i rappresentanti della Provincia – ha sottolineato Donatello Di Prinzio – questi 5 anni sono stati come una Via Crucis. Abbiamo dovuto amministrare questa Provincia con pochissime risorse. Amministrare un Ente senza soldi richiede molta inventiva. Abbiamo lavorato sodo lasciando l’Ente in buone condizioni a chi verrà dopo di noi. Ho un po’ di rammarico perché volevamo partire con la Biblioteca Provinciale, speriamo di poter mettere presto il primo mattone. Ho amministrato con cuore e da padre di famiglia”.
“Mi associo ai ringraziamenti al presidente – ha concluso Mauro Petrucci – augurandogli di continuare a fare ciò che ha fatto in quest’ultimo periodo. Queste sono dimissioni dovute ad una Legge incostituzionale. Siamo in una nazione dove si dice sempre che la Costituzione è importante ma le si manca sempre di rispetto. Non è un abbandonare la nave. Purtroppo l’armatore ha deciso di non fare navigare più questa nave e di abolire le Province. La nostra non è una mancanza di affezione e di rispetto verso un compito che c’era stato dato. È stata un’esperienza sulla quale dovrà riflettere molto, soprattutto su tutto quello che è accaduto, di un anno e mezzo fa quando si parlava della scomparsa della Provincia di Chieti. Quando faccio le scelte devo essere convinto e devo essere convinto con il mio modo di pensare. È importante che ritrovi il contatto con i cittadini”.
Francesco Rapino