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Chieti: Costa, Rispoli e Costantini vicini ai commercianti

Chieti. “Pur non avendo potuto partecipare personalmente alla manifestazione dei commercianti di Chieti di ieri desidero, comunque, testimoniare la mia piena solidarietà all’iniziativa promossa da tutte le sigle sindacali di categoria sia come Consigliere ma, soprattutto, come titolare di un esercizio commerciale”.

Così in una nota il presidente della IVª Commissione Consiliare “Servizi Sociali, Sanitari, Pubblica Istruzione, Politiche Giovanili” del Comune di Chieti, Stefano Costa.

“Come tantissimi altri esercenti – prosegue Costa – vivo tutti i giorni le medesime problematiche denunciate ieri perché la pressione fiscale è ormai divenuta insostenibile e molti di noi saranno costretti ad abbassare definitivamente le serrande del proprio esercizio.Ad una situazione già insostenibile causa la congiuntura internazionale sfavorevole, si è aggiunta la Tares che rappresenta il colpo di grazia per un’economia cittadina da anni in caduta libera. Spiace come non si comprenda che, specie il piccolo commercio, rappresenta da sempre, l’anima di una città perché tiene vivi i quartieri e soprattutto rappresentare un efficace sistema di vigilanza sul territorio. Una città di sole case senza negozi e attività commerciali sarebbe una città morta senza vita. Purtroppo, l’introduzione della Tares da parte del Governo central, decisione subita dagli Enti Locali, è una mannaia per il piccolo commercio e tutto in favore dei grandi centri commerciali che, specie nel nostro territorio, sono cresciuti in numero esponenziale”.

Così invece i consiglieri comunali Diego Costantini e Stefano Rispoli: “Come componenti del gruppo del Nuovo Centro Destra, siamo vicini ai commercianti, agli albergatori, ai baristi, consapevoli del momento delicatissimo  che vive il settore del commercio e l’economia tutta nella nostra città ma anche certi che l’amministrazione Di Primio farà di tutto per sollevare il problema a livello nazionale. Siamo, altresì, convinti che non possiamo cambiare il passato, né agire contro la legge, né, tantomeno, accettare polemiche sterili e accuse gratuite. Ciò sia chiaro a chiunque voglia sedersi al tavolo con questa amministrazione per affrontare insieme il problema. I Comuni sono, al pari delle categorie economiche, vittime e non carnefici di una politica fiscale confusa e deprimente di un governo che ha attribuito agli enti locali l’ingrato compito di ”esattori’ di un tributo di cui non beneficeranno direttamente i Bilanci comunali, ma solo quello dello Stato e che, inoltre, è disciplinato esclusivamente da disposizioni che non lasciano alcun margine di decisione alle amministrazioni comunali.Si ritiene gravissima, poi, la strumentalizzazione compiuta da taluni che attribuiscono all’amministrazione comunale la responsabilità politica di quanto avvenuto. Per questo siamo pronti a stare affianco delle associazioni di categoria per valutare insieme le regole per la tassazione di quest’anno. Ciò, ovviamente, potrà avvenire se, a livello centrale, sarà chiarito con ampio anticipo il quadro normativo di riferimento.Il momento che la nostra città sta vivendo è drammatico,  basti pensare alle tantissime famiglie costrette a rivolgersi presso gli uffici comunali per chiedere aiuto e sostegno. Non possiamo subire in silenzio tutto quello che viene emanato dai palazzi romani. Per questo, il 29 gennaio prossimo,  parteciperemo alla protesta che si svolgerà a Roma contro l’attuale sistema di tassazione imposto dal Governo. L’ impegno del gruppo del Nuovo Centro Destra e di tutta la maggioranza, dovrà essere quello di trovare soluzioni da subito per  i commercianti, i più colpiti dalla Tares, e per ridare dignità e vera autonomia ai Comuni nella gestione delle proprie risorse”.