E’ arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la nomina di Vincenzo Di Baldassarre alla guida dell’Azienda consortile acquedottistica (Aca). L’assemblea dei soci Aca ha nominato, con 59 soci presenti (assenti Alanno e Pineto), equivalenti a 67 quote societarie, amministratore unico l’avvocato Di Baldassarre con 34 voti favorevoli (equivalenti a 40 quote societarie), superando cosi’ l’altro candidato, Massimo Papa, che ha ottenuto 25 voti favorevoli (27 quote societarie). Erano 55 in tutto i candidati che hanno presentato il proprio curriculum, di cui 4 ritirati, e 5 esclusi per avere inviato la domanda fuori dal termine di scadenza fissato per le ore 12 del 12 novembre. Tre gli anni di carica dell’amministratore unico, che per legge percepirà il 70% del compenso del sindaco di Pescara, ossia circa 2.500 euro al netto.
Una nomina unica che chiude l’era del consiglio d’amministrazione e, soprattutto, l’era dell’ex presidente Ezio Di Cristoforo, arrestato a luglio per presunte tangenti. Non si chiudono, però, le polemiche legate alla vicende giudiziarie e alla cosidetta “malagestione”. Di Cristoforo era supportato dai soci del centrosinistra, pertanto le previsioni parlavano di un netto rovesciamento ad opera del centrodestra. Invece no, perché a votare Di Baldassarre sono stati anche diversi membri del Pd, facendo subito gridare alla spaccatura.
Stamane un’altra frangia del Pd si è riunita in conferenza stampa, nella sede provinciale di Pescara, per ufficializzare la divisione interna. A votare Papa, tra gli altri, sono stati il sindaco di Francavilla Luciani, il sindaco di Casalincontrada Di Luzio, il sindaco di Città Sant’Angelo Florindi, l’assessore ortonese Coletti, il sindaco di Abbateggio Di Marco, il sindaco di Torre de’ Passeri Linari,il sindaco di Tollo Radica, il sindaco di Montesilvano Di Mattia e il sindaco di Loreto Aprutino Starinieri. Sono stati loro, stamani, a denunciare “l’accordo che il centrodestra ha sottoscritto con alcuni sindaci del Pd, gli stessi che hanno sempre sostenuto l’ex presidente dell’Aca Di Cristoforo”, ha fatto notare Antonio Di Marco. “Ieri mattina il presidente della Regione Gianni Chiodi ha parlato di rinnovamento, in questo settore, e lo trovo vergognoso – ha commentato sempre Di Marco – anche perchè ha rilasciato queste dichiarazioni prima della riunione dell’assemblea, quando l’accordo politico con una parte del Pd era già fatto”. Di Marco ha ricordato che il “Pd aveva chiesto ai sindaci di assumere una posizione unitaria su Papa, figura di alta qualità e vera espressione del rinnovamento” e dietro quanto accaduto ieri sera il sindaco di Abbateggio pensa ci siano le “telefonate tra Lorenzo Sospiri e Antonio Castricone, che su Papa è stato silente e non si è speso”. “La sconfitta è della politica e del bene comune”, ha aggiunto il sindaco di Città Sant’Angelo, Gabriele Florindi, “Hanno vinto la spartizione e il potere. Noi volevamo una svolta e una persona senza tessere di partito, non abbiamo padroni ne’ padrini”. I sindaci pro-Papa ritengono che alla base di tutto ci sia un accordo sui posti da occupare per cui attendono di vedere “chi sarà il direttore dell’Aca e chi sarà il procuratore speciale”. A questo punto, per risolvere il caso, è stato chiesto al segretario regionale del Pd, Silvio Paolucci, un incontro urgente “con i 25 sindaci”, affermano i sindaci in rivolta, “che hanno avuto la schiena dritta, per sapere con chi ragionare per il futuro”. Ma non finisce qui, come ha sottolineato Tommaso Coletti: “Potrebbero non esserci i requisiti, sul fronte dell’equilibrio finanziario, per l’affidamento in house e si potrebbe andare in gara”.
Esulta, invece, l’assessore alle Società partecipate del comune di Pescara Marcello Antonelli, che con una metafora spiega: “L’Aca volta pagina e, anzi, cambia libro: da oggi la società ha un Amministratore unico, secondo i criteri della Spending Review”. Per Di Vincenzo Di Baldassarre, invece, spende ottime parole :”Un professionista serio”, lo descrive Antonello, “che già in passato ha dimostrato di essere politicamente al di sopra delle parti, ma soprattutto ha mostrato le proprie capacità prendendo in mano una società che aveva problemi, come il Marina di Pescara, risanandola completamente. Soprattutto”, conclude l’assessore, “oggi per la prima volta i sindaci soci di Aca Spa hanno sottoscritto e presentato un documento programmatico che detta le criticità dell’azienda, anche in termini di territorialità, e fissa gli obiettivi da raggiungere, un documento che sarà alla base del lavoro del nuovo Amministratore”.