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Lanciano, Bozza e D’Ottavio sulla messa in sicurezza delle scuole

Lanciano. “La promozione della qualità e della sicurezza degli edifici scolastici dovrebbe essere l’obiettivo prioritario di un’amministrazione comunale attenta. Sono trascorsi ormai due anni dalla variazione di bilancio, varata dall’attuale amministrazione Pupillo, con la quale venivano rinviati i lavori di adeguamento sismico di alcune scuole della nostra città, ed i fondi previsti nel bilancio del 2011, fortemente voluti dalla minoranza consiliare che li aveva fatti inserire con apposito emendamento, sono stati destinati ad opere di manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi, subordinando la messa in sicurezza alla vendita del patrimonio comunale”.

Così in una nota il capogruppo di Con Bozza Sindaco, Ermando Bozza ed il consigliere comunale di Lanciano, Eugenio D’Ottavio, che aggiungono: “Così come si evince dal Bilancio di Previsione di quest’anno, con la futura  vendita di Palazzo Lotti, si dovrebbe adeguare la scuola primaria di Olmo di Riccio, però bisogna correttamente dire che, due aste di vendita sono andate già deserte, ed il palazzo è ancora invenduto. Il sindaco Mario Pupillo insiste nel portare avanti la politica dell’illusione, non  quella della responsabilità. L’amministrazione non è stata intraprendente nemmeno nel presentare, oltre al progetto della scuola di Madonna del Carmine,  entro il 15 settembre, altri progetti cantierabili alla Regione Abruzzo al fine di ottenere finanziamenti  erogati dallo Stato, così come previsto dal ‘Decreto del Fare’. Un’amministrazione attenta, solerte e trasparente, come si illude di essere quella capitanata da Mario Pupillo, avrebbe dovuto agire diversamente. Le scuole  di Lanciano hanno urgente bisogno di opere di adeguamento sismico, manutenzione straordinaria e non ultima di messa in sicurezza ai fini della prevenzione incendio, basti pensare che in questi giorni alcune scuole sono state parzialmente chiuse perché in seguito a sopralluoghi sono state trovate sprovviste dei relativi  certificati. E che dire della gestione, delle condizioni igienico sanitarie e della qualità delle mense scolastiche? Il numero dei bambini è aumentato ma quello degli operatori che devono dispensare è lo stesso  degli anni precedenti. Le famiglie, ad inizio anno scolastico sono state già avvisate dall’amministrazione, che i buoni pasto subiranno degli aumenti. Ma prima di incidere per l’ennesima volta nelle tasche delle famiglie non è meglio utilizzare i fondi che il Comune ha per migliorare questo servizio? perché i bambini devono mangiare, dormire  e svolgere le loro attività didattiche negli stessi ambienti? non è forse arrivato il momento di risolvere veramente le situazioni prioritarie, piuttosto che pensare ad opere faraoniche che possono aspettare tempi migliori? Il perdurare dell’inerzia dell’Amministrazione della triade  non è più giustificabile, ammesso che si sia  mai trattato solo di inerzia”.