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Chieti, Biblioteca De Meis: Di Giuseppantonio e Di Prinzio scrivono alla Regione

Chieti. “Non si può affrontare seriamente il tema della ricostruzione della Biblioteca provinciale De Meis senza mettere sul tavolo i fondi Fas: questo intervento merita le attenzioni di tutti i livelli di governance dell’Abruzzo, indistintamente coinvolti nella salvaguardia dell’Istituzione bibliotecaria quale icona dell’identità culturale del nostro territorio, dotata di un rinomato patrimonio librario che conferisce lustro e visibilità all’intera regione”.

E’ quanto scrivono il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, e l’assessore provinciale all’Edilizia, Donatello Di Prinzio, sulla ricostruzione della biblioteca provinciale De Meis di Chieti, in un’accorata missiva inviata al presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, agli assessori regionali alla Cultura, Luigi De Fanis, e all’Agricoltura, Mauro Febbo, al sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e ai consiglieri regionali della provincia di Chieti.
“Lo scenario finanziario è piuttosto pesante – proseguono nella lettera il presidente Di Giuseppantonio e l’assessore Di Prinzio – situazione debitoria difficile, drastica riduzione dei trasferimenti statali e, soprattutto, impossibilità da parte della Provincia di contrarre mutui per molti anni ancora significano una certa impotenza di intervenire in modo adeguato anche per ricostruire la sede storica della De Meis, la quale nel corso di lavori di ampliamento ha subito nel 2006 un crollo parziale dell’ala antica, che ha comportato a sua volta il collasso della struttura originaria e dunque l’inagibilità dell’intero immobile. Noi vogliamo riconsegnare al più presto la biblioteca a Chieti – sottolineano il presidente Di Giuseppantonio e l’assessore Di Prinzio – nel cuore della città, e quindi a tutta la Provincia, e proprio in tale direzione i nostri Uffici stanno procedendo alacremente al fine di completare l’iter per procedere con l’appalto dei lavori. Questi ultimi sono stati stimati per un importo di 5.880.000 euro da ultimare in due anni, di cui si riesce a coprire avvalendosi di fondi propri ed altri recuperati una minima parte corrispondente a 1.150.000 euro, a malapena sufficienti per la messa in sicurezza dell’area e, quindi, inutili persino a garantire una parziale riapertura dell’edificio. Il rischio evidente è quello di non riconsegnare la struttura nella sua completezza e di lasciare alla cittadinanza un monumento incompiuto. Si tratta di un progetto che richiede rispetto e impegno da parte di tutti i referenti istituzionali e l’utilizzo dei fondi Fas sembra essere l’unica soluzione che assicuri la fattibilità dell’intervento: anche le soluzioni alternative, quali ad esempio l’utilizzo dell’ex ospedale militare, richiedono sforzi economici che difficilmente possiamo sostenere. Quello della De Meis – concludono il presidente Di Giuseppantonio e l’assessore Di Prinzio – è un patrimonio che merita di tornare ad essere ospitato in una sede di prestigio nel cuore del Capoluogo”.

Il presidente Di Giuseppantonio ha nel frattempo convocato un incontro per lunedì 28 ottobre prossimo coinvolgendo il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, e le associazioni cittadine proprio per avviare un confronto concreto e condiviso sulla questione.