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Giustizia Sociale: ‘Chieti città perduta’

Chieti. “Ormai è evidente ed è sotto gli occhi di tutti che Chieti prende sempre più le sembianze di una città perduta quasi da inferno di dantesca memoria”.

Così in una nota il segretario provinciale di Giustizia Sociale, Angelo Pasquantonio, che aggiunge: “L’amministrazione comunale si fossilizza su quisquilie così com’è paralizzata da diatribe interne conseguenze di e veti e contro veti e non riesca a prestare attenzione ai bisogni della città e a quel ‘pozzo dei Giganti’ dove sono relegati i ‘poveri diavoli’ ovvero quelli che sono stati ‘traditi’ dalle aspettative. Tutto ciò per portare alla attenzione dell’amministrazione cittadina ancora problemi di degrado urbano dei quali, forse, non è a conoscenza. Questa volta si tratta di alcune strade ubicate nella parte bassa della città e più precisamente: via Papa Leone XIII, via Filippo Tiberio, via Marino Carboni, via Marcinelle; si sarà capito che siamo a ridosso della zona industriale ma in dette vie ci sono anche civili abitazioni occupate da residenti della zona. In modo particolare voglio denunciare le gravi condizioni in cui versa il manto stradale ‘ferito’ da lesioni che sono veri e propri solchi ma ciò che desta più preoccupazione è il grado di insicurezza stradale che presenta il ponte che attraversa il così detto asse attrezzato che inizia e collega la zona commerciale di via Tirino (Megalò) al porto di Pescara; questo ponte è collocato in via Papa Leone XIII e consente, oltre ai residenti, di accedere agli opifici presenti nella zona da parte di mezzi pesanti (Tir) e a furgoni di media portata. Mi sono permesso di arricchire questa mio comunicato con della documentazione fotografica dalla quale si evince che dal piano del ponte vi è un abbassamento obliquo notevole rispetto al piano strada ciò è fonte, oltre che di disagio, anche e sopratutto di pericolo stradale perché tale dislivello può essere paragonabile a quello presente in piste da motocross. Invito, quindi, a porvi rimedio nel più breve tempo possibile al fine di evitare: un ulteriore cedimento del ponte, scongiurare probabili crolli dello stesso che finirebbe come già detto sull’asse attrezzato che, come ben si sa, ha un elevato traffico veicolare e scongiurare incidenti di varia natura. Sono certo che verrà posto il massimo interesse a questa mia segnalazione permettendomi, inoltre, di ricordare che già altre problematiche ho segnalato sulle quali spero di avere un positivo riscontro a breve, faccio riferimento a quanto scritto in data 16 agosto u.s. su Strada Ombrosa che dalla mia segnalazione nulla è cambiato, anzi, peggiorato”.