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Centrale biomasse a Bazzano, Sel chiede più condivisione con i cittadini

L’Aquila. Coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni relative alla centrale a biomasse che dovrebbe sorgere nel territorio di Bazzano. A chiederlo è Pina Leone, coordinatrice comunale del circolo Sinistra Ecologia e Libertà de L’Aquila. 

 

“E’ da oltre due anni che va avanti  lo scontro” dice Leone. “Due anni di contrapposizione tra la comunità dei cittadini e le istituzioni: da una parte, ad osservare e ad attendere,  la Ditta Futuris. Tanto si è detto e scritto sulla pericolosità e sulla opportunità di installare una struttura di produzione di energia alternativa in città: scontri pubblici, studi, ricerche, mozioni, delibere  e pareri tecnici. Come Circolo di Sinistra Ecologia e Libertà potremmo ancora esprimerci su questioni tecniche, potremmo ribadire i nodi progettuali che presenta la Centrale, potremmo insistere sulla poca chiarezza in merito all’approvvigionamento della stessa, porre dubbi sulla trasparenza del combustibile e sulla parzialità del progetto in merito al teleriscaldamento … ma tutto è già stato dibattuto. Per questo noi vogliamo ribadire due cose : la prima è che questi sono progetti che andrebbero inseriti in un contesto più organico nella programmazione energetica delle Amministrazioni locali, a cominciare dalla Regione: non si può lasciare che i privati dettino l’agenda energetica dei Territori, dovrebbe essere il contrario esatto! La seconda è che il Comune, proprio per rincorrere  le esigenze di un privato con specifici interessi economici,  ha perso di vista il fatto che un intervento del genere non può prescindere da una consultazione effettiva della comunità dei cittadini. Solo un processo partecipativo porta a soluzioni imprevedibili (nel senso di soluzioni non scontate!) e positive per tutti dove tecnici , politici, cittadini e imprese si confrontano a monte di qualsiasi decisione e non a valle, quando si innescano solo meccanismi di naturale contrapposizione che porteranno solo una parte a vincere e guadagnare e l’altra a soccombere. Noi siamo al fianco dei cittadini e vorremmo che l’Amministrazione utilizzasse  i margini oramai  ridotti di trattativa per un efficace processo deliberativo collettivo”.