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Giustizia Sociale: ‘Dilettanti allo sbaraglio al Comune di Chieti’

Chieti. “I cittadini di Chieti non sanno se ridere o piangere di fronte all’ennesima ‘figuraccia istituzionale’,  dall’amaro sapore della ‘pagliacciata’, dei consiglieri comunali di Chieti, i quali, smaniosi come sempre di fare passerella ed ansiosi di avere le luci della ribalta sul caso D’Agostino, hanno preteso e ottenuto   un Consiglio straordinario per deliberare l’istituzione di una Commissione Speciale d’indagine sull’assegnazione degli alloggi popolari,  salvo poi a un ripensamento generale;   un vero e proprio dietro-front, per ritornare alla Commissione di Garanzia e Controllo già esistente”.

Così in una nota il segretario provinciale di Giustizia Sociale, Angelo pasquantonio, che aggiunge: “Non si capisce bene se ci troviamo di fronte a tanti dilettanti allo sbaraglio, o  a sprovveduti che non si rendono conto del ruolo istituzionale che ricoprono o, peggio ancora, a una puntata di ‘Scherzi a parte’ registrata a Palazzo D’Achille in onda prossimamente su Canale 5. E dire che tutti, ma proprio tutti, da destra a sinistra, alla fine del Consiglio Straordinario avevano esultato per l’approvazione all’unanimità della mozione innalzandosi a vincitori politici della giornata. Come se lo squallore del ‘fattaccio’ che ha portato Chieti alla ribalta in negativo sulle pagine nazionali, come abbiamo già sottolineato in passato, potesse, o peggio ancora dovesse, avere vinti e vincitori. Rimane il fatto che quanto successo rasenta il ridicolo e l’assurdo (probabilmente l’unico caso in Italia se non nel mondo), sempre in barba ai cittadini sui quali grava l’onere della spesa di oltre tremila euro sostenuta per un nulla di nulla. Il sindaco, il presidente del consiglio e  i consiglieri comunali farebbero bene a provare a spiegare (se ci riescono) alla cittadinanza il loro paradossale comportamento  e soprattutto giustificare la convocazione di un Consiglio straordinario quanto, per arrivare alla decisione di tornare alla ‘Commissione di Garanzia e Controllo’ disciplinandone  i poteri, era sufficiente una normale riunione dei capigruppo. Anche  perché per richiedere il Consiglio straordinario è stato comunque necessario effettuare una riunione dei capigruppo (che comunque costa) e quindi sarebbe stato tutto più semplice e si sarebbe guadagnato tempo e sopratutto denaro se la decisione fosse stata presa in quella sede. L’unica magra consolazione è che il consigliere Vitale, emettendo un comunicato di forte censura per quanto accaduto,  forse, finalmente,  ha cominciato a svegliarsi dal lungo sonno ed ha iniziato a capire  (speriamo che non rimanga un’illusione) che non sempre la macchina del Consiglio Comunale deve essere portata in pista per poi correre una gara perdente dinanzi agli spettatori-cittadini, ma che può e deve essere preparata in ‘officina’ da tutti gli addetti e poi farla trionfalmente correre. Sarebbe comunque auspicabile che Vitale desse ‘consistenza’ al suo risveglio rinunciando per primo, ma non solo a chiacchiere, a quanto percepito da un Consiglio Comunale ‘burla’ invitando i suoi colleghi a emularlo. Altrimenti la sua è solo filosofia spicciola che serve a buttare fumo agli occhi dei cittadini.
Che fosse un Consiglio inutile e, forse, anche dannoso per l’immagine della città di Chieti lo avevamo già denunciato pubblicamente e portato all’attenzione dei cittadini e oggi dire “lo avevamo già detto” non è per noi  motivo di gioia, anzi di grande tristezza, ma è solo  un modo  per evidenziare il fatto che il partito di Giustizia Sociale ha una veduta politica ampia e che riesce a prevedere con congruo anticipo tutto ciò che accade nell’assise civica. Ma a Chieti, con questa amministrazione, non ci vuole poi molto….”.