L’Aquila. “Finalmente uno spiraglio positivo. Stamattina nel corso di incontro importante con il governo, coordinato dal sottosegretario De Vincenti che segue il provvedimento, si è convenuta una soluzione positiva. Non tutto é risolto, ma non si blocca la ricostruzione nei Comuni del cratere. Importante la presenza del sindaco Cialente, venuto con Piero Di Stefano e Giovanni Lolli a sostenere le buone ragioni del territorio”.
È quanto comunica la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, i cui due emendamenti per la ricostruzione privata e le ipotesi di riformulazione fatte da parte del governo sono all’esame delle commissioni.
“La prossima settimana si voterà in commissione ed in aula – spiega meglio la Pezzopane -. Ma oggi si è sbloccata la situazione. In questo decreto c’è un approccio nuovo alla ricostruzione, che viene programmata fino al 2019. Importante l’aiuto del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini, che ha interloquito in modo permanente ed utile con la ragioneria ed il ministro dell’Economia. La riformulazione dell’emendamento Salva-L’Aquila verrà presentata direttamente dal governo, come concordato con i relatori del provvedimento. Dal niente da cui si era partiti, alla fine questo decreto ci permetterà di affrontare varie situazioni. Recuperato 1 miliardo e 200 milioni dal governo, con piccolo aumento delle imposte fisse di bollo. Non è stato facile e va dato atto al governo Letta di aver voluto dare un segnale concreto. Purtroppo non è possibile utilizzare questa cifra di 1 miliardo e 200 con il sistema della Cassa Depositi e Prestiti, causa dinieghi recenti dell’Ue e di Bankitalia, altrimenti avremmo risolto gran parte della ricostruzione, ma é nostra intenzione sollevare la questione presso il Parlamento europeo e le Commissioni Ue. Con il meccanismo individuato stamattina nel tavolo tecnico-politico, il fondo é immediatamente spendibile previa intesa tra ABI e comuni. Si prevede la concessione dei contributo secondo gli stati di avanzamento e la possibilità quindi di far ripartire la ricostruzione”.
Questi fondi si aggiungono allo vecchio stanziamento Cipe, circa 1 miliardo (tra i fondi già recentemente trasferiti e i circa 400 milioni ancora da trasferire nel 2014), una cifra che permette di eliminare le giacenze dei progetti già approvati e i nuovi progetti in via di approvazione. Inoltre, trattandosi del rifinanziamento della 135, si prevede un 5% per le attività produttive.
“E’ del tutto evidente che si tratta di un primo passo importante – cointinua la senatrice del Pd – e che dobbiamo continuare con ulteriori proposte ed interventi finanziari nella prossima legge di stabilità. Sia per la ricostruzione privata che per la ricostruzione pubblica bisogna ancora insistere e combattere. Ma va anche riaperto con l’Europa il giusto dialogo, anche alla luce dell’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione europea. La prossima settimana nelle commissioni verrà definitivamente affrontata la proposta sulla proroga dei precari della ricostruzione dei vari enti locali, le nuove regole sull’assistenza alla popolazione, le deroghe al patto di stabilità per gli enti locali, il coinvolgimento dell’Asm nella gestione dei rifiuti: tutte proposte di emendamenti da me presentati che sto cercando di far includere nella proposta finale dei relatori del provvedimento nelle commissioni competenti e in aula”.