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Francavilla, no all’abbattimento dei tigli in viale Nettuno: la protesta del Comitato Salviamo gli Alberi

Francavilla al Mare. Nella giornata di ieri il Comitato Salviamo gli Alberi di Francavilla al Mare lungo viale Nettuno ha manifestato il proprio dissenso verso l’abbattimento dei tigli presenti sul viale che attraversa il centro storico della città. L’iniziativa si protrae anche in questi giorni.

Inoltre è stata promossa l’iniziativa dell’adozione simbolica dei tigli da parte dei cittadini, in meno di due ore tutti i tigli sono stati adottati da una o più persone. Inoltre è stato organizzato un concorso fotografico dal titolo “Il tiglio fotografico” che durerà fino alla prossima domenica 28 aprile.
“Non sono bastate le argomentazioni del nostro Comitato – spiegano i rappresentanti – che ha illustrato all’amministrazione di Francavilla al Mare come poter procedere al rifacimento dei marciapiedi senza tagliare i tigli di viale Nettuno, addirittura con risparmi di denaro pubblico. Non è bastata l’adesione al Comitato di tutte le principali associazioni ambientaliste nazionali (tra le quali Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio, Acqua Bene Comune e Cea Buendia), oltre che di centinaia di cittadini. Non è bastata l’emanazione della Legge 10/2013, che tutela i filari e gli alberi di particolare pregio in ambito urbano, come, per l’appunto, i cinquantacinque tigli ce il Comune di Francavilla al Mare sta per abbattere. Non è bastata una lettera ufficiale del Corpo Forestale dello Stato, che all’esito di un sopralluogo ha evidenziato ‘il pregio monumentale, storico, culturale e sociale del filare, oltre alle ben note funzioni ecologiche, estetiche e di igiene ambientale svolte dagli alberi soprattutto in ambiente urbano’, ed ha concluso sostenendo la inaccettabilità di un taglio a raso come unica soluzione percorribile. Non è bastata l’adesione alla battaglia del Comitato da parte di molti parlamentari e consiglieri regionali abruzzesi. Non è bastata un’interrogazione parlamentare ai Ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente presentata lo scorso mese finalizzata a sapere ‘quali iniziative intendano assumere per evitare una scelta irreparabile che contraddice la Legge nazionale 10 del 2013 laddove prevede un parere obbligatorio e vincolante del Corpo Forestale dello Stato, che ha proposto soluzioni radicalmente diverse dall’abbattimento a raso’. Non è bastata una risoluzione del Consiglio Regionale abruzzese che, in modo bipartisan, richiamandosi allo Statuto Regionale nella parte riguardante la protezione del paesaggio e la tutela dei beni naturali ha impegnato la giunta regionale ‘a porre in essere nei confronti dell’amministrazione comunale di Francavilla al Mare ogni azione necessaria a verificare la concreta praticabilità di soluzioni progettuali alternative/complementari aventi minor o nullo impatto ambientale, anche mediante l’erogazione di un adeguato contributo economico che possa sostenere le maggiori spese per le varianti d’opera idonee a garantire la tutela e la valorizzazione del patrimonio arboreo a rischio abbattimento’ e ‘ad attivarsi, al fine di scongiurare l’abbattimento e/o l’espianto di un patrimonio non solo ambientale ma anche storico/paesaggistico e di identità storico-culturale quale l’alberata di tigli che va da piazza Sirena alla stazione ferroviaria di Francavilla al Mare’. Tutto questo non è bastato, e il Comune mantiene ferma la sua ostinata e ottusa intenzione di abbattere i cinquantacinque tigli del filare storico”.

Francesco Rapino