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San Martino sulla Marrucina e Casacanditella escluse dal Giro D’Italia: la protesta dei sindaci

La settima tappa del Giro d’Italia (San Salvo – Pescara) non passerà più per i Comuni di Casacanditella e San Martino Sulla Marrucina. La decisione, comunicata nei giorni scorsi, ha suscitato un coro di proteste da parte degli Amministratori locali.

“Abbiamo lavorato per un anno intero per permettere che il Giro D’Italia attraversasse tutto il nostro territorio” scrivono in una nota i sindaci Luciano Giammarino e Giuseppe D’Angelo “dopo numerose riunioni in Provincia e in Regione, era stato stabilito il percorso (San Salvo, Cupello, Monteodorisio, Casalbordino, Torino di Sangro, Paglieta, Mozzagrogna, Lanciano, Castel Frentano, Guardiagrele, San Martino sulla Marrucina, Casacanditella, Vacri, Villamagna, Ripa Teatina, Chieti, San Giovanni Teatino e Pescara). A meno di un mese dall’evento sportivo siamo stati informati del cambiamento del tracciato originario e che, a causa del cattivo stato del manto stradale, la corsa non attraverserà più il territorio dei Comuni di San Martino Sulla Marrucina e Casacanditella. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il nuovo percorso prevede l’attraversamento del centro di Guardiagrele e il Comune di Bucchianico. “Stranamente i due centri hanno un Assessore Provinciale Donatello Di Prinzio (Guardiagrele) e un Consigliere Provinciale Mario Di Paolo (Bucchianico) e, chiaramente il Comune di Ripa Teatina (Assessore Provinciale Mauro Petrucci) non viene esclusa dal Giro – scrivono i due sindaci – ci spiace notare che non solo ci sono stati giochi politici (che purtroppo hanno visto la complicità del Presidente della Provincia Enrico DI Giuseppantonio e del il Vice-Presidente e Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia Antonio Tavani, che si sono trincerati dietro un miserabile pretesto del dissesto delle strade. Eppure quelle strade sono di pertinenza della Provincia e quindi aspettiamo di vedere chi provvederà alla manutenzione delle altre strade. Facciamo appello al buon senso di chi amministra il territorio, che da un lato premia alcuni Comuni e dall’altro ne punisce altri togliendogli ingiustamente un obiettivo colto con tanta forza e caparbietà, che oltretutto costituiva una grande opportunità di promozione – continua la nota – I nostri politici parlano di promozione del territorio, di “fare di sistema”, di turismo, di enogastronomia, ma nella realtà adottano una politica diversa, chiudendo ospedali, lasciando strade pessime e non percorribili, riducendo le corse dei mezzi pubblici ed effettuando moltissimi altri tagli, facendo sì che muoiano da sole intere comunità ricadenti all’interno del nostro meraviglioso territorio. Si tratti di piccoli comuni i cui amministratori si dedicano quotidianamente anima e corpo e senza interessi personali al benessere dei propri amministrati e che alla fine, solo per una mera scelta politica e di campanile, si vedono privati di un sogno che avevano a lungo accarezzato. Come è possibile che una Regione non ha la forza e le risorse per rendere percorribili pochi km di una strada provinciale e far sì che si ripristini il giusto itinerario della settima tappa del giro d’Italia 2013? Si toglie ad un territorio dove tutto sta morendo anche la voglia di sognare”.