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Consiglio Provinciale su Ombrina Mare 2: il Pd teatino dice no

Chieti. “In coerenza con gli annunci che avevamo fatto nel consiglio provinciale di ieri, (riunitosi in seconda convocazione dopo la seduta andata deserta lo scorso 18 marzo per mancanza di numero legale) il gruppo del Pd e l’intero centrosinistra hanno votato contro la prevista possibilità della costruzione del centro oli galleggiante, denominata Ombrina Mare 2, a ridosso della nostra costa”.

Così in una nota il capogruppo del Pd al Consiglio Provinciale, Camillo D’Amico, che aggiunge: “Abbiamo votato un unico documento comune con la maggioranza fondendo il nostro con il loro per forma e contenuto. Abbiamo contestato alla maggioranza il ritardo volutamente accumulato nel portare in consiglio la discussione dell’importante argomento il cui deliberato rischia di arrivare fuori tempo massimo alla luce dell’iter istruttorio del relativo decreto interministeriale di autorizzazione che è alle battute finali. Se non interverranno fatti politici ed istituzionali nuovi ed incisivi il pericolo è che l’autorizzazione ci sia. A questo punto rimarrebbe solo il ricorso al TAR, come estrema ratio, per evitare l’installazione di un impianto che manderebbe a monte tutte le belle premesse ci sono per valorizzare, sul piano turistico ed ambientale, la nostra costa. Abbiamo espresso un convinto NO al progetto in itinere per dire SI ad un nuovo e più attuale modello di sviluppo il nostro territorio si deve dare al più presto per mettere in concreto le premesse riposte nel turismo, esplorare una rivisitazione delle scelte a suo tempo maturate nello strategico settore dell’automotive, di un attenta verifica nel campo dei rifiuti da considerare risorsa e non solo costo, di un doveroso approfondimento degli aspetti legati al campo delle energie alternative, di un rilancio del comparto agroalimentare da aiutare a fare sistema. Per realizzare questi presupposti c’è bisogno di un corale e partecipato gioco di squadra, di tempi e risorse certe, di una forte determinazione politica ed istituzionale. La devastante crisi economica e sociale non consente distrazioni e perdite di tempo. Al presidente Di Giuseppantonio ed alla sua maggioranza – conclude D’Amico – abbiamo chiesto un nobile gesto di esistenza con il pronto recupero delle peculiarità istituzionali in capo alla provincia quale ente di coordinamento dello sviluppo di area vasta che deve unirsi al recupero di credibilità ed autorevolezza verso il governo regionale troppo dedito ai facili annunci e poco all’elargizione concreta di decisioni e finanziamenti tesi allo sviluppo. Noi abbiamo dimostrato coerenza con gli annunci, precisa volontà ad assumerci gl’impegni e disponibilità a fare la nostra parte sulla base d’idee certe. Adesso aspettiamo risposte ed azioni di merito”.