Lo ha dichiarando il capogruppo del Pdl Armando Foschi commentando l’esito odierno del Consiglio comunale di Pescara, interrotto alle 19.30 e già riconvocato per domani alle 9 per ratificare, primo punto all’ordine del giorno, l’accordo di programma sull’ex Cofa. La seduta odierna si è aperta con la bocciatura, con 11 voti contrari e 6 favorevoli, la delibera sugli usi civici, per poi passare all’ex Cofa.
“Oggi abbiamo assistito a una nuova giornata di strumentalizzazioni, chiacchiere e soprattutto ostruzionismo operato del centro-sinistra, chiara immagine della ‘politica del non fare’ che tenta, ancora una volta, di bloccare la città nel pantano dell’immobilismo – ha commentato Foschi – Per l’intera giornata abbiamo assistito alla presentazione di pregiudiziali, tra interventi privi di sostanza del centro-sinistra, e pregiudiziali tutte puntualmente bocciate dal centro-destra al momento del voto. Ma è evidente che, alla fine della fiera, a rimetterci oggi rischia di essere la città: se l’accordo di programma sottoscritto lo scorso primo febbraio non verrà ratificato in aula entro il prossimo 3 marzo, decadrà automaticamente annullando tutto il lavoro portato avanti sinora. Ovvero decadrà una delibera che oggi è pura forma e non sostanza, perché l’unico obiettivo di quel documento è quello di delimitare la perimetrazione dell’area interessata dall’accordo di programma, e niente più. Il centro-sinistra pretende invece di vedere in aula disegnini di quanto verrà poi realizzato su quell’area, ma si parla, in questo caso, di una fase successiva che è ancora di là da venire: oggi progettazioni e disegnini non ci sono, ma è certo che quelle progettazioni dovranno rispettare quanto previsto nel Piano regolatore generale vigente, riportato fedelmente anche nel Piano Particolareggiato 2. Non sarà consentito un metro cubo in più né il consumo di un metro quadro in più, e questo perché lo ha già deciso proprio il Consiglio comunale che sull’ex Cofa ha già deliberato. Ma è evidente che gli atti storici portati avanti dal governo di centro-destra fanno paura al centro-sinistra, che si vede perdere terreno sotto i piedi visto che negli anni in cui ha governato Pescara non è stato capace di lasciare un unico segno positivo sulla città, fatto salvo un ponte del mare la cui rampa ricade all’interno dell’area ex Cofa, ma all’epoca, stranamente, il Pd non ha ritenuto indispensabile addirittura neanche approvare la variante al Piano regolatore, seppure il ponte vi ricadesse pienamente. Domani torneremo in aula, probabilmente di nuovo con l’ostruzionismo del centro-sinistra, ma questa volta, è chiaro, chi eventualmente impedirà lo sviluppo della città e bloccherà quel documento, se ne assumerà per intero la responsabilità dinanzi al territorio, a partire dalle decine di famiglie che da vent’anni convivono con lo scheletro dell’ex Cofa dinanzi alle proprie finestre e le centinaia di operatori balneari di Pescara sud che, nel rilancio turistico di quell’area, leggevano ovviamente il futuro della loro riviera”.