E’ quanto ottenuto dal Comune di Francavilla al Mare grazie all’impegno costante dell’amministrazione comunale che, fin dal suo insediamento, si è adoperata per risolvere una problematica che si protrae ormai da decenni e che, in caso di piena del fiume Alento, potrebbe mettere a repentaglio l’incolumità dei francavillesi. Ora, per completare l’iter amministrativo e dare finalmente il via libera ai lavori, il Genio civile regionale ha inviato una nota urgente e prioritaria al Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato, al Servizio per la gestione dei rifiuti, al Servizio per la tutela e valorizzazione del paesaggio della Giunta regionale d’Abruzzo e all’Assessorato provinciale all’Ambiente affinché, ognuno per le proprie competenze, vengano rilasciati i nulla osta necessari all’avvio delle operazioni di bonifica e messa in sicurezza del fiume.
“Si tratta di un risultato importantissimo per la nostra città, ottenuto grazie all’impegno costante dell’Amministrazione Comunale – afferma il sindaco, Antonio Luciani – fin dal nostro insediamento, infatti ci siamo adoperati, effettuando diversi sopralluoghi sul posto insieme a dirigenti e tecnici regionali, provinciali e comunali, e inviando diverse note per accelerare un’operazione di estrema importanza per la pubblica incolumità dei cittadini e il decoro della nostra città, l’ultima delle quali risalente al 14 febbraio scorso, oltreché partecipare a diverse riunioni, da noi stessi richieste con urgenza, come quella che si è tenuta presso la Provincia di Chieti lunedì 25 giugno scorso, alla presenza del presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, dell’assessore provinciale all’Ambiente, Eugenio Caporrella, dell’assessore provinciale alla Difesa del Suolo, Donatello Di Prinzio, dell’Arta, del Genio Civile, di diversi tecnici regionali e provinciali e del Comando della Polizia provinciale. In particolare gli interventi prevedranno la rimozione di rifiuti urbani, di piante e tronchi divelti, la messa in sicurezza dell’area golenale e la rimozione dei depositi alluvionali accumulati nel corso degli anni affinché sia possibile riaprire varchi e permettere così un normale e regolare deflusso delle acque fluviali verso la foce. Questo – conclude il primo cittadino – è un esempio di come la collaborazione tra cittadini ed istituzioni possa produrre risultati piuttosto che contare i danni”.